E' giallo al Giglio: chi ha rubato la campana della Concordia?

ISOLA DEL GIGLIO (GR). E' mistero sulla scomparsa della campana della nave Concordia naufragata il 13 gennaio all'Isola del Giglio. Una campana dal peso di almeno 40 chili che, da quanto si apprende, potrebbe essere stata trafugata dal fondale di circa 8 metri dove era stata fotografata dopo il naufragio.
La sparizione, dice l’ANSA, “risalirebbe ad alcuni giorni fa ed è avvenuta nello stesso tratto di mare attorno al relitto dove quotidianamente avvengono le immersioni per i controlli, le ricerche ed i lavori di messa in sicurezza”: è un fatto inquietante, al di là del valore simbolico della campana, perché lascia pensare che altri oggetti potrebbero essere stati sottratti dalla nave e perché in teoria solo i tecnici autorizzati possono immergersi in quel tratto di mare.
La Boskalis, società olandese di servizi marittimi, ha presentato a Costa Crociere un progetto per far tornare a navigare la Costa Concordia.
Secondo la società di recupero, infatti, la nave da crociera naufragata potrebbe tornare a galleggiare e persino, se riparata, a fare nuovi viaggi.
Una possibilità che, però, potrebbe risultare assai onerosa visto che il "preventivo" della società olandese per il recupero di Costa Concordia ammonterebbe ad oltre 100 milioni di euro.
Intanto oggi Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile e commissario per l’emergenza al Giglio, tornerà sull’isola a parlare con gli abitanti e aggiornarli sullo stato delle operazioni, che intanto sono riprese grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche e del mare.
Ma c'è una anche notizia poco piacevole da segnalare sul caso. Ieri sera le agenzie di stampa hanno diffuso la notizia della sparizione della campana della Costa Concordia, che pesa decine di chili e si trovava ancora sott’acqua a circa 8 metri di profondità.
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