Inchiesta parcheggi: Emiliano, ripristinerò al più presto verità dei fatti

BARI. ''Sto raccogliendo tutte le carte e le informazioni per rispondere punto per punto alle notizie che in questi giorni stanno uscendo a mezzo stampa e che toccano direttamente la mia onorabilita'. E' chiaro che la rappresentazione che viene data dell'Amministrazione e della mia persona mi fa soffrire, ma come ho detto intendo ripristinare al piu' presto la verita' dei fatti''. Lo scrive sul suo profilo Facebook il sindaco di Bari, Michele Emiliano, a proposito degli stralci pubblicati oggi dai quotidiani, relativi al fascicolo di inchiesta che ha portato l'altro ieri all'arresto di sette persone, imprenditori, progettisti, due funzionari comunali e uno regionale.

Tra i sette arrestati, tutti posti ai domiciliari, ci sono i fratelli Daniele e Gerardo Degennaro, quest'ultimo anche consigliere regionale de Partito Democratico. Le accuse contestate vanno dall'associazione a delinquere, alla corruzione, dalla frode al falso. Il sindaco non rientra tra gli 81 indagati.

''In questo momento sto studiando di buona lena le carte a mia disposizione - aggiunge - e spero al piu' presto che il giudice autorizzi la consegna al Comune di tutti gli atti depositati. Sto lavorando per difendere non solo me stesso ma tutti coloro che hanno creduto in me''. Emiliano ha chiesto ieri ufficialmente alla Procura della Repubblica gli atti istruttori del procedimento penale, relativo a diversi appalti di grandi opere, ''al fine di poter avviare l'indagine amministrativa interna necessaria per l'accertamento delle eventuali illegittimita' e per la consequenziale adozione degli atti opportuni. L'Amministrazione Comunale - e' scritto in una nota - segue il procedimento penale come parte offesa sin dal 2007''.

All'esito dell'acquisizione e dello studio degli atti il sindaco di Bari ha annunciato un commento e una valutazione. ''E' infatti necessario, prima di tirare qualunque conclusione - conclude - leggere tutti gli atti delle lunghe e laboriose indagini effettuate dalla Procura di Bari''.