Introna: parità, tagli e misure anticasta nell'autoriforma del Consiglio

BARI. “Il Consiglio regionale è unito e nessuna fronda trama contro la parità uomo donna nelle urne elettorali. L’incontro di martedì è servito solo a programmare i lavori e ha confermato la necessità condivisa di garantire l’equilibrio di genere nella composizione dell’Assemblea pugliese”. Il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, fa il punto della seduta congiunta dell’Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei capigruppo, allargata al presidente della commissione affari istituzionali. “Un incontro di taglio strettamente operativo, convocato per definire tempi e modalità della ripresa del processo di autoriforma istituzionale, dopo le significative decisioni assunte sul trattamento economico dei consiglieri”. Le norme già approvate nella legge di bilancio 2012 puntano ad avvicinarlo a quello di tutti i lavoratori e alleggerire il carico sulle casse regionali. Dalla prossima legislatura, l’assegno di fine mandato verrà ridotto da 12 a 5 mensilità, spariranno i vitalizi, si potrà andare in quiescenza solo a 60 anni e la Puglia adotterà il sistema previdenziale contributivo. “Questo per allineare i consiglieri regionali a qualsiasi lavoratore. Le decisioni assunte martedì – spiega il presidente - rispettano l’obiettivo che l’Ufficio di Presidenza si è dato dall’inizio di questa consiliatura e sul quale tutti i gruppi concordano”. Via quindi agli studi sul calcolo delle pensioni e delle rimesse di ogni consigliere secondo il sistema contributivo. C’è inoltre da rivedere la normativa elettorale regionale, da armonizzare con lo Statuto, partendo dai rilievi mossi dalla Corte Costituzionale, per evitare, ricorda Introna, “il pasticcio che ha portato alla mancata attribuzione del premio di maggioranza alle regionali del 2010. L’ufficio legislativo ha ricevuto l’incarico di recepire le osservazioni della Consulta per predisporre il documento di base sul quale avviare la modifica della legge elettorale, avvalendosi se necessario del contributo di costituzionalisti, per dare alle nuove norme il massimo profilo di legittimità”. La disciplina elettorale dovrà peraltro far compiere alla Puglia un passo avanti condiviso verso una “chiara ed effettiva parità di genere”, osserva il presidente. Le norme che hanno maggiori possibilità prevedono la doppia preferenza sul modello campano, senza preclusione però di altre ipotesi. La Regione non trascura le esigenze di parità, fa notare Introna, “lo dimostrano il rispetto rigoroso dell’equilibrio di genere nella composizione del governo Vendola e l’attenzione del Consiglio regionale al rinnovo dei due organismi paritari (Commissione pari opportunità e Consulta femminile), oltre alla collaborazione offerta all’iniziativa di legge popolare sulla pari opportunità elettorale”. “A fine aprile tornerà in Aula, per la seconda lettura e la definitiva approvazione, la riduzione dei consiglieri regionali da settanta a sessanta”, altro step importante dell’autoriforma, che prevede un ulteriore passaggio: l’adozione di una legge sul conflitto di interessi. Anche in questo caso, un gruppo di lavoro definirà una proposta che consentirà al Consiglio regionale pugliese - conclude il presidente Introna – di avvicinarsi sempre più alla società civile e rispondere alle sue attese reali”.