"Mia nipote si deve operare": arrestata truffatrice a Lecce


LECCE. Faceva il giro delle abitazioni della provincia di Lecce, spacciandosi per zia di una ragazzina, all'epoca di 13 anni, di Taurisano affetta da una grave malattia e che percio' necessitava di un costoso intervento chirurgico negli Stati Uniti. Chiedeva soldi per collaborare alle spese sanitarie con scene strappalacrime nel corso delle quali descriveva con assoluta dovizia di particolari il tumore che aveva aggredito la parente. La storia era veritiera ma in realta' la donna non era zia della ragazza ne' era stata incaricata da alcuno della raccolta di denaro.

I carabinieri della Stazione di Salve hanno arrestato, su ordine di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di liberta', emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce, una 61enne di Morciano di Leuca.

L'accusa nei suoi confronti e' di truffa. Ieri sera e' stata accompagnata nel carcere di Lecce dove deve scontare una pena di quattro anni di reclusione e pagare una multa di 3.350 euro. La donna ha numerosi precedenti giudiziari e di polizia che vanno dalla truffa al furto in abitazione, dalla sostituzione di persona all'uso di atto falso, commessi in giro per il Salento. La donna venne sorpresa dai carabinieri di Tricase mentre girava per le abitazioni.

Non c'era alcune legame di parentela con la ragazza tanto che la donna ignorava la vera patologia di cui soffriva. Proprio l'errore sul quadro clinico le fu fatale. Infatti una persona di Tricase che aveva seguito la storia della giovane in televisione, dopo aver contribuito alla nobile causa, fu assalita dai dubbi e chiamo' alcuni suoi conoscenti, parenti del papa' della paziente dai quali ebbe la conferma non solo che la patologia era un'altra ma anche che mai nessun tipo di raccolta 'porta a porta' era stata organizzata dai familiari, ne' da altre associazioni interessate al caso.

Immediatamente la benefattrice avviso' i militari della Compagnia di Tricase i quali, dopo aver battuto palmo a palmo le vie del comune salentino, rintracciarono la signora mentre stava raccogliendo denaro fra ignari cittadini. Portata in caserma e perquisita, fu trovata in possesso di oltre mille euro in contanti dei quali non seppe giustificare ne' il possesso ne' la provenienza e che, pertanto, le furono sequestrati mentre venne denunciata in stato di liberta' per truffa aggravata e continuata. L'attivita' di raccolta andava avanti da molto tempo e si era svolta in diversi comuni della provincia di Lecce.