Asl Bat: interpellanza di Marmo su riorganizzazione attività nella disciplina Orl

ANDRIA. In una interpellanza al presidente della Regione ed all’assessore alla Salute, il consigliere regionale PdL Nino Marmo, vicepresidente del Consiglio Regionale, ha preliminarmente evidenziato che: “In data 20 aprile 2012 il Direttore Generale della ASL BT ha emanato una ordinanza avente per oggetto “Riorganizzazione dell’attività di assistenza specialistica ospedaliera nella disciplina dell’ORL presso la ASL BT. Con la predetta ordinanza si procede alla riorganizzazione dell’attività della sola disciplina di ORL - dal prossimo 1° maggio - attraverso l’integrazione delle professionalità mediche dell’U.O. di Andria con l’U.O. di Barletta, allo scopo di creare una équipe medica unica tra i due P.O. Così come predisposto l’ordine di servizio trasferisce di fatto tutte le attività al P.O. di Barletta, lasciando sguarnito e relegato alle sole prestazioni “urgenti e non differibili”, da eseguirsi su pazienti “non trasportabili”, il P.O. di Andria, tra l’altro previa accordo con il medico specialista ORL reperibile del P.O. di Barletta, cioè un pasticcio. In effetti, si dispone che le due unità di medico specialista ORL in servizio presso il P.O. di Andria, dovranno espletare tutte le attività, afferenti allo stesso P.O., presso quello di Barletta, fatto semplicemente ridicolo, precisando che “le prestazioni di ORL in regime di ricovero programmato e/o di elezione saranno erogate unicamente presso l’U.O. di ORL del P.O. di Barletta, integrando la lista di attesa già in essere”. A tal riguardo Marmo considera che “tale situazione è la conseguenza della la grave carenza di personale medico all'interno del P.O. di Andria e in questo caso del reparto di ORL. I medici specialistici in servizio presso detta U.O. sono solo due e che oltre a dedicarsi alla domanda assistenziale del reparto, si devono occupare anche delle urgenze che provengono dal pronto soccorso e a quelle del territorio di competenza. Non si comprende la necessità, in attesa della realizzazione del Piano di Riordino Ospedaliero, di accorpare le due UU.OO. di Andria e di Barletta, come non si comprende il trasferimento dell’attività al P.O. di Barletta, in considerazione che il Presidio Ospedaliero di Andria è l’unico sul territorio deputato all’ emergenza–urgenza. Tale decisione appare dannosa nei confronti di tutti quegli utenti che, colpiti eventualmente da trauma maxillo-facciale o cranico, o trauma alla trachea, ovvero occlusione da corpo esterno dovrebbero essere trasferiti per consulenze a Barletta per poi essere riportati ad Andria ove necessitino di intervento chirurgico. Tale situazione determinerà un uso spropositato delle ambulanze, invece di dedicarle meglio al 118.
Il responsabile del servizio ORL di Andria viene convocato il 23 per discutere sulle soluzioni da adottare, mentre era già stata firmata il giorno 20 la lettera che dispone la chiusura di Otorino. Senza un’appropriata discussione nel dipartimento di neuroscienze e, quindi, senza ascoltare nessun tecnico sulle eventuali disfunzioni, si assumono decisioni ancora una volta punitive di una intera comunità. Non si tiene in alcun conto, con disprezzo per tutta la collaborazione mostrata dai rappresentanti istituzionali di Andria, del documento dell’intero Consiglio Comunale di Andria e nonostante le piene assicurazioni del precedente Assessore Regionale alla Salute, che nulla sarebbe stato smantellato da Andria. Nulla si è mosso dagli altri presidi ospedalieri, per altro in predicato di riorganizzazione, mentre si compie una sottrazione ingiustificata, e per giunta anti economica, dal Presidio da tutti considerato di emergenza. Ancora più contraddittoria appare questa operazione, se si considera che solo da pochi giorni, nel Presidio di Andria, si sono liberati molti spazi, con lo spostamento della Rianimazione ed il trasloco delle Sale Operatorie, per cui verrebbero meno le scuse di mancanza di spazio.”
Ciò posto, l’interpellante chiede a Vendola ed Attolini di sapere: “a) se sono a conoscenza di tali decisioni e quali provvedimenti intendono assumere, affinché l’attività specialistica di ORL dell’ASL BT rimanga al P.O. di Andria, per le sopra esposte considerazioni; b) se non ritengono opportuno invitare la Direzione Generale a rivedere tale decisione, sia perché non coincidenti con l’attuale Piano Ospedaliero e sia perché non procurerebbero alcun beneficio ai fini del Piano di Rientro regionale; c) se non ritengano di mantenere integre, insieme a Otorino, tutte quelle specialità caratterizzanti l’emergenza-urgenza del PO di Andria che la stessa Regione prevede di riallocare in un nuovo Presidio Ospedaliero; d) se non ritengono di autorizzare le richieste deroghe, perché l’assoluta mancanza di personale porrebbe a rischio i Livelli Essenziali di Assistenza di un presidio cruciale, dal pronto Soccorso al SIT, mentre in altri Ospedali vengono potenziati il pronto Soccorso e si crea pure il nido per i figli del dipendenti, pazienti e visitatori. Mentre da una parte manca l’essenziale in altra c’è il superfluo!”

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