Bossi: voglio fare l'accordo con Maroni

Umberto Bossi e Roberto Maroni
MILANO. "Voglio unire la Lega". A parlare è il senatur Umberto Bossi, in risposta a chi gli chiedeva se intendesse lasciare il movimento e fare un partito per conto suo. "Voglio fare l'accordo con Maroni", ha scandito Bossi, ribadendo che non ha ancora deciso se candidarsi a segretario al consiglio federale". Bossi insiste sulla tesi del complotto per spiegare lo scandalo che ha travolto la Lega Nord. "Che Belsito fosse legato all'ndrangheta, come mai non l'han detto prima?", ha detto, riferendosi all'ex tesoriere, indagato, tra le altre cose, per riciclaggio.

"Lo sapevano benissimo - ha aggiunto - gli hanno detto 'se non vuoi che ti mettiamo in galera per 20 anni, fai scoppiare un grosso scandalo'". "E cosi' la Lega si e' divisa, con la storia di Maroni, la magistratura", ha spiegato. "Il caos non e' venuto da solo, com'e' possibile che adesso dicono che l'amministratore della Lega e' legato all'ndrangheta? Non se ne sono accorti prima i servizi segreti?". Cosi' Bossi commentando l'inchiesta in cui e' indagato l'ex tesoriere, Francesco Belsito, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato, appropriazione indebita e riciclaggio. Belsito era anche vice presidente di Fincantieri, ha ricordato il senatur, durante un comizio.

"Se fosse stato legato alla mafia, i servizi segreti se ne sarebbero accorti", ha ragionato, "se non fosse cosi', sarebbero licenziati". "Maroni dice che i servizi non c'entrano - ha continuato - se non altro, non ci hanno avvisati". I servizi non dipendono dal ministero dell'Interno che era guidato da Maroni, ha precisato, "ma da Palazzo Chigi, noi eravamo li' tutti i giorni non ci hanno avvisato". "Ci siamo trovati in questo gran bordello - ha proseguito Bossi - Tre procure. Reggio Calabria, non hanno meglio da fare con tutta la mafia che c'e'. Napoli, con tutti i problemi che hanno. Contro la Lega, che non gli ha fatto portare la mondezza al nord". Il 'capo padano' ha poi ribadito: "E' difficile inquadrare in reati quello che e' accaduto. La maggior parte pare che non siano neanche soldi dello Stato, ma di privati. Evidentemente non siamo molto amati dalle parti di Roma".