Friolo: direzioni Asl e governo regionale arroganti su gestione sanità
BARI. “La sanità pugliese è allo sbando. Hanno assolutamente ragione le associazioni sindacali dei medici a lanciare il grido di dolore nei confronti della situazione di assoluta inadeguatezza sul territorio pugliese, in particolare su quello brindisino, sia rispetto alle esigenze dei cittadini che ai livelli di assistenza, specie se confrontati con quelli dello scorso decennio. E’ una situazione, quella odierna, dove regna sovrana la confusione e dove le ASL appaiono sempre più scollegate tra loro per la mancanza di un progetto complessivo di gestione organizzata ed efficiente della sanità. Le aziende sanitarie pugliesi si muovono, infatti, troppo spesso in maniera autonoma ed improvvisata con ripercussioni negative, ovviamente, sulla qualità dei servizi erogati ma purtroppo, negli ultimi anni, anche sull’aspetto quantitativo degli stessi.
Le segnalazioni che gli Ordini dei medici e le organizzazioni sindacali, oltre a quelle numerosissime dei cittadini, fanno pervenire alle direzioni delle ASL e al governo regionale rappresentano una conferma assolutamente tangibile dell’aggravarsi nel tempo di tale situazione. Ciò che fa rabbia è che le direzioni Asl e lo stesso governo regionale continuano con un atteggiamento assolutamente irrispettoso e arrogante nella gestione della sanità pugliese senza apporre i necessari correttivi.
Resta ancora inspiegabile, quindi, a cosa serva nominare dei manager per affidare loro la gestione delle ASL quando costoro si limitano ad un’attività prettamente ordinaria che privilegia come unico aspetto quello economico e ragionieristico, quando invece al centro dell’attenzione e dell’azione pubblica dovrebbero esserci i cittadini-utenti. Tra le tante inefficienze inquieta anche la mancata approvazione delle piante organiche nelle singole ASL. Una confusione totale confermata anche dal bizzarro episodio registrato nell’ospedale di Fasano quando il direttore generale dell’ASL di Brindisi Paola Ciannamea prima ha fatto pervenire un ordine di servizio che disponeva la chiusura del reparto ostetricia e Ginecologia, e dopo qualche ora ne ha prodotto un altro che ripristinava il funzionamento dello stesso reparto”.
A riferirlo in una nota il Consigliere regionale PdL, Maurizio Friolo vicepresidente della III Commissione (Sanità).
A riferirlo in una nota il Consigliere regionale PdL, Maurizio Friolo vicepresidente della III Commissione (Sanità).
