Governo: oggi fiducia sul Dl fiscale dopo la bagarre sulle frequenze tv
di Redazione. Oggi la prova del nove per il Professore. Il governo Monti ha posto la questione di fiducia sul decreto di Semplificazione fiscale che era all'esame dell'Aula di Montecitorio. Il voto finale sul provvedimento e' previsto per le 13,30 e potrà gettare luce sui reali rapporti tra esecutivo e partiti dopo le tensioni degli ultimi giorni, in particolar modo sulle frequenze tv.
Il decreto, che fissa nuove norme fiscali dall'Imu all'Irap, e' stato modificato dalla commissione Bilancio rispetto al testo iniziale per motivi di copertura economica. A creare forti tensioni nella maggioranza e' stato il voto nella commissione Finanze della Camera che ha approvato, nonostante la contrarieta' del Pdl, l'emendamento che supera il principio del cosiddetto beauty contest per l'aggiudicazione delle nuove frequenze tv.
Il voto e' stato definito ''grave'' da Paolo Romani, Pdl, ex ministro dello Sviluppo economico, che ha puntato l' indice contro il ministro Corrado Passera, colpevole a suo avviso di aver difeso questa soluzione contravvenendo agli accordi di maggioranza. Sul contenzioso sulle frequenze e' stato diffuso un comunicato da parte di Mediaset: ''Contrariamente a quanto riportato da vari organi di stampa, probabilmente a causa di un equivoco, Mediaset non ha presentato alcun ricorso relativo all'emendamento sulle frequenze tv approvato in questi giorni dalla commissione Finanze della Camera''.
Nella nota si precisa inoltre che ''il ricorso di Mediaset e' stato depositato al Tar il 13 marzo 2012 e si riferisce al provvedimento ministeriale del 20 gennaio che aveva disposto la sospensione del beauty contest per l'assegnazione gratuita delle frequenze tv. Nessun ricorso, quindi, contro la decisione del governo sull'asta''.
Intanto e' stato annullato l'incontro previsto per oggi a colazione tra Monti e Silvio Berlusconi ''per non alimentare polemiche e per evitare o prevenire insinuazioni malevole su questioni inerenti le frequenze televisive'', si legge in un comunicato diramato dalla segreteria dell' ex premier.
''L'incontro avra' luogo, in maniera piu' utile, quando sara' completata la valutazione che lo stesso presidente Berlusconi sta compiendo, insieme agli organi statutari e agli esperti del Popolo della Liberta', sui provvedimenti fiscali, su quelli che riguardano la casa e sulle misure per la crescita che il governo si accinge a varare'', conclude la nota. Sul contenzioso riguardante l'asta delle frequenze interviene Felice Confalonieri, presidente di Mediaset: ''Ancora non possiamo dire se parteciperemo: vedremo la disciplina dell' asta che fara' Agcom. Possiamo pero' fin da ora prevedere che neanche l' asta mettera' fine alle polemiche sui regali, a meno che a Mediaset non venga ingiustamente impedito di partecipare. Siate sicuri che andremo avanti per difendere i nostri diritti''.
Continua Confalonieri: ''La polemica sulla gratuita' delle frequenze da assegnare e' strumentale ed e' iniziata mentre era alle battute finali la procedura di assegnazione in beauty contest, esplodendo dopo che Sky ha annunciato il suo ritiro dalla gara. C'e' stata un po' di demagogia: far pagare alle ricche televisioni le frequenze anziche' diminuire i redditi dei cittadini con nuove tasse. Siamo sicuri che l'asta produrra' introiti significativi per lo Stato?''.
Monti non ha fatto un passo indietro su questo tema nella conferenza stampa di ieri: ''Il governo ha preso una decisione che come premier appoggio e difendo. La decisione, piu' specificamente, e' nelle competenze del ministro Passera''. Quest'ultimo ha difeso la scelta del governo: ''Il testo non impedisce a nessuno di partecipare alla gara. Sul beauty contest sono stati confermati e chiariti i vincoli che erano stati concordati con la Commissione europea''.
Il decreto, che fissa nuove norme fiscali dall'Imu all'Irap, e' stato modificato dalla commissione Bilancio rispetto al testo iniziale per motivi di copertura economica. A creare forti tensioni nella maggioranza e' stato il voto nella commissione Finanze della Camera che ha approvato, nonostante la contrarieta' del Pdl, l'emendamento che supera il principio del cosiddetto beauty contest per l'aggiudicazione delle nuove frequenze tv.
Il voto e' stato definito ''grave'' da Paolo Romani, Pdl, ex ministro dello Sviluppo economico, che ha puntato l' indice contro il ministro Corrado Passera, colpevole a suo avviso di aver difeso questa soluzione contravvenendo agli accordi di maggioranza. Sul contenzioso sulle frequenze e' stato diffuso un comunicato da parte di Mediaset: ''Contrariamente a quanto riportato da vari organi di stampa, probabilmente a causa di un equivoco, Mediaset non ha presentato alcun ricorso relativo all'emendamento sulle frequenze tv approvato in questi giorni dalla commissione Finanze della Camera''.
Nella nota si precisa inoltre che ''il ricorso di Mediaset e' stato depositato al Tar il 13 marzo 2012 e si riferisce al provvedimento ministeriale del 20 gennaio che aveva disposto la sospensione del beauty contest per l'assegnazione gratuita delle frequenze tv. Nessun ricorso, quindi, contro la decisione del governo sull'asta''.
Intanto e' stato annullato l'incontro previsto per oggi a colazione tra Monti e Silvio Berlusconi ''per non alimentare polemiche e per evitare o prevenire insinuazioni malevole su questioni inerenti le frequenze televisive'', si legge in un comunicato diramato dalla segreteria dell' ex premier.
''L'incontro avra' luogo, in maniera piu' utile, quando sara' completata la valutazione che lo stesso presidente Berlusconi sta compiendo, insieme agli organi statutari e agli esperti del Popolo della Liberta', sui provvedimenti fiscali, su quelli che riguardano la casa e sulle misure per la crescita che il governo si accinge a varare'', conclude la nota. Sul contenzioso riguardante l'asta delle frequenze interviene Felice Confalonieri, presidente di Mediaset: ''Ancora non possiamo dire se parteciperemo: vedremo la disciplina dell' asta che fara' Agcom. Possiamo pero' fin da ora prevedere che neanche l' asta mettera' fine alle polemiche sui regali, a meno che a Mediaset non venga ingiustamente impedito di partecipare. Siate sicuri che andremo avanti per difendere i nostri diritti''.
Continua Confalonieri: ''La polemica sulla gratuita' delle frequenze da assegnare e' strumentale ed e' iniziata mentre era alle battute finali la procedura di assegnazione in beauty contest, esplodendo dopo che Sky ha annunciato il suo ritiro dalla gara. C'e' stata un po' di demagogia: far pagare alle ricche televisioni le frequenze anziche' diminuire i redditi dei cittadini con nuove tasse. Siamo sicuri che l'asta produrra' introiti significativi per lo Stato?''.
Monti non ha fatto un passo indietro su questo tema nella conferenza stampa di ieri: ''Il governo ha preso una decisione che come premier appoggio e difendo. La decisione, piu' specificamente, e' nelle competenze del ministro Passera''. Quest'ultimo ha difeso la scelta del governo: ''Il testo non impedisce a nessuno di partecipare alla gara. Sul beauty contest sono stati confermati e chiariti i vincoli che erano stati concordati con la Commissione europea''.
