Imu: sindaci hanno già ritoccato aliquote al rialzo

ROMA. Mentre la discussione è aperta sul pagamento dell'Imu, molti sindaci stanno ritoccando le aliquote al rialzo. Aumenti che generalmente riguardano le seconde abitazioni, ma che in molti Comuni non risparmiano la prima casa.

Infatti, gia' oggi, 7 Comuni capoluogo hanno ritoccato l'aliquota sia per l'abitazione principale che per le seconde case (Roma, Cuneo, Parma, Forli', Ravenna, Reggio Emilia, Salerno). A Palermo, Genova, Torino si sta discutendo se aumentare le aliquote per l'abitazione principale. Secondo uno studio della Uil, a Roma, con l'aliquota del 5 per mille sulla prima casa, si paghera' mediamente 639 euro per famiglia; a Cuneo, con l'aliquota al 4,5 per mille, l'imposta pesera' mediamente 97 euro a famiglia; a Parma, con l'aliquota al 6 per mille, mediamente si pagheranno 118 euro; a Forli' (aliquota 5,5 per mille) 233 euro; a Ravenna (aliquota al 5 per mille) 187 euro; a Reggio Emilia (aliquota al 5 per mille) 98 euro; a Salerno (aliquota al 4,7 per mille) 229 euro. Ad oggi, 13 Citta' hanno aumentato l'aliquota delle seconde case tra cui Firenze (10,6 per mille), Bologna (10,6 per mille), Siena (10 per mille), Trento (7,83 per mille), La Spezia (9 per mille), Ferrara (9 per mille).

In questo caso gli aumenti sono meno "dolorosi" di quelli per l'abitazione principale, in quanto da quest'anno l'IMU assorbe anche l'IPERF fondiaria: in molti casi con l'aliquota ordinaria (7,6 per mille), o con un piccolo ritocco, a secondo delle Citta' o del proprio reddito, il contribuente potrebbe addirittura guadagnarci qualcosa.