Tagli da 4 mld. Enrico Bondi a guida spending review

ROMA. Ammonterebbero a poco più di 4 mld i tagli di spesa che il governo intende programmare peril 2012 con la spending review. L'importo, secondo quanto si èappreso, non sarà contenuto in un provvedimento ma vienecalcolato definendo gli interventi previsti per quest'anno.
Il Cdm intanto ha valutato positivamente, su proposta del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, la possibilita' di mettere alla guida della task force sulla spending review, chiesta dallo stesso ministro, l'ex commissario straordinario della Parmalat, Enrico Bondi.
Due gli obiettivi auspicati: reperire i fondi necessari a 'sterilizzare' l'aumento di due punti dell'Iva da ottobre e avere a disposizione fondi per il lungo periodo, sia in un'ottica di pareggio di bilancio sia per mettere in campo misure per la crescita. Al momento si studiano le documentazioni presentate da cinque ministeri: Interni, Giustizia, Difesa, Istruzione e Esteri. E la maggioranza si divide in relazione a quale debba essere il comparto su cui concentrare i tagli. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha fatto sapere di non apprezzare le ipotesi di tagli all'istruzione. Meglio, per Bersani, concentrarsi sulla difesa.
 Ben vengano i tagli, afferma dal Pdl Maurizio Gasparri, ma "sia subito chiaro un aspetto: diciamo subito no a chi pensa di ridurre la spesa tagliando una stazione dei carabinieri o un commissariato di polizia".

"RAI, BISOGNA INTERVENIRE" - ''Ho parlato di enti e societa' che vanno rivisti. La Rai e' un esempio eclatante''. Lo ha detto il premier Mario Monti, al termine della conferenza stampa a Palazzo Chigi. Tra i settori di intervento per il risanamento, dice ancora il premier ''c'e' la Rai, dove la logica della indipendenza dalla politica non e' garantita''.

AMATO CONSIGLIERE FONDI PARTITI - Il Cdm ha conferito a Giuliano Amato l'incarico di fornire al premier analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti per l'attuazione dei principi di cui all'art.49 della Costituzione, sul loro finanziamento nonche' sulle forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati.Lo si legge nel comunicato finale.