Marò: i parenti delle vittime, Nuova Delhi cospira contro di noi

La nave Enrica Lexie
ROMA. Dietro la posizione assunta da Nuova Delhi sembra che si nasconda una ''cospirazione'' contro lo Stato del Kerala, volta a ''favorire'' la posizione dei due maro' italiani. E' questo il commento di Derrick, il figlio di uno dei due pescatori indiani rimasti uccisi lo scorso 15 febbraio a riguardo della comunicazione del governo centrale notificata in mattinata alla Corte Suprema indiana, secondo cui la polizia del Kerala non e' legittimata a trattenere la petroliera italiana 'Enrica Lexie' poiche' la vicenda e' avvenuta in acque internazionali.

''Fino ad oggi Nuova Delhi ci aveva fatto sapere di essere con noi ed ora ci si sono rivolti contro. Sembra che dietro questo atteggiamento si nasconda una cospirazione radicata a favore degli italiani. Siamo rimasti a bocca asciutta'', ha detto Derrick, secondo quanto riferisce l'emittente Ndtv.

La replica giunge mentre all'Alta Corte e' stato notificato un nuovo 'ricorso eccezionale' del governo italiano riguardante la legislazione da applicare sul caso. Secondo quanto riferito dalla France Presse, Roma avrebbe chiesto ai giudici la revoca della denuncia per omicidio a carico dei due militari italiani, con conseguente loro scarcerazione, per ''illegalita''' della custodia preventiva.

''La Repubblica Italiana - e' scritto nel ricorso - riconosce la Repubblica dell'India, ma non le sue singole componenti, come lo Stato del Kerala''.