Pd: Bersani, dimezzare finanziamento partiti e tetto a spese elettorali
ROMA. Il Pd propone di dimezzare il finanziamento ai partiti e di porre un tetto alle spese elettorali.
La proposta in questo senso e' stata presentata oggi pomeriggio in una conferenza stampa dal segretario democratico Pier Luigi Bersani.
''Noi capiamo -ha detto- che la politica deve dimagrire ma nello stesso tempo non rinunciamo alla politica''. ''Quello che proponiamo -ha aggiunto- e' una roba seria'' e ''se il Paese tira la cinghia la politica deve tirarla due volte''. Bersani ha quindi annunciato un sistema di finanziamento che si articola su ''due pilastri'': il primo pari a due terzi del contributo pubblico e' dato in ''proporzione al peso'' ovvero dai voti validi ottenuti. Il secondo pilastro di circa 90 milioni viene legato ad un autofinanziamento con ''piccole donazioni'' e ''trasparenti''.
Se la donazione non si attiva, il partito non accederebbe al secondo pilastro. Oltre ai finanziamenti e' previsto un tetto alle spese elettorali. Bersani per spiegare il nuovo regime di austerita' ha detto che al posto di un euro di contributo si accontenterebbe di 10 centesimi. Altro requisito e' stato indicato nei controlli da affidare a societa' di certificazione (come gia' fa il Pd) e alla verifica da parte della Corte dei Conti.
''Noi capiamo -ha detto- che la politica deve dimagrire ma nello stesso tempo non rinunciamo alla politica''. ''Quello che proponiamo -ha aggiunto- e' una roba seria'' e ''se il Paese tira la cinghia la politica deve tirarla due volte''. Bersani ha quindi annunciato un sistema di finanziamento che si articola su ''due pilastri'': il primo pari a due terzi del contributo pubblico e' dato in ''proporzione al peso'' ovvero dai voti validi ottenuti. Il secondo pilastro di circa 90 milioni viene legato ad un autofinanziamento con ''piccole donazioni'' e ''trasparenti''.
Se la donazione non si attiva, il partito non accederebbe al secondo pilastro. Oltre ai finanziamenti e' previsto un tetto alle spese elettorali. Bersani per spiegare il nuovo regime di austerita' ha detto che al posto di un euro di contributo si accontenterebbe di 10 centesimi. Altro requisito e' stato indicato nei controlli da affidare a societa' di certificazione (come gia' fa il Pd) e alla verifica da parte della Corte dei Conti.
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