Cassa integrazione: leggera flessione, ma dato non tragga in inganno

BARI. “E’ giunto il momento di adottare misure concrete e in quest’ottica significativa sarebbe la riduzione delle tasse sul costo del lavoro. Bisogna bandire le schermaglie politiche e riflettere su quanto sta accadendo, mettendo in atto politiche di rilancio dell’economia regionale. Inoltre, di sicuro l’eccessiva burocrazia non agevola e la mancanza di autorizzazioni in tempi celeri da parte degli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) rappresenta una criticità del sistema, la cui rimozione permetterebbe di sbloccare cospicue risorse dei Fondi comunitari europei che invece non possono essere ancora utilizzate”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, commenta il calo importante della cassa integrazione ad aprile. Secondo i dati diffusi dall’Inps, si registra in Italia una diminuzione del 13,6%, con 86,2 milioni di ore autorizzate, a fronte dei 99,7 milioni di ore di marzo scorso. Malgrado il segnale positivo del mese di aprile, tuttavia, nel primo quadrimestre del 2012 sono state autorizzate dall’Inps esattamente le stesse ore dei primi quattro mesi del 2011 (322 milioni di ore). Ad aprile il decremento più significativo, a livello nazionale, risulta essere quello della cassa in deroga (-22,9% su marzo scorso) con 29 milioni di ore rispetto ai 37,6 milioni del marzo passato. Sostanzialmente in linea con la tendenza nazionale sono i risultati della Puglia. Tuttavia, ancora negativo è il dato di aprile sulla cassa integrazione ordinaria che, nella nostra regione, è aumentata (+22,1% su marzo 2012) con quasi 2 milioni di ore. Per quanto concerne le altre due tipologie di cassa integrazione, si rileva un importante calo ma solo rispetto allo scorso marzo. La cassa integrazione straordinaria si attesta a 836mila ore autorizzate mentre ancora pesante, seppur in discesa su marzo 2012, è la cassa in deroga, con 1,9 milioni di ore. “La flessione rispetto al mese precedente – continua Aldo Pugliese - non deve illudere perché il numero complessivo di ore autorizzate di cassa integrazione resta d’allerta in ogni caso. Non deve forviare il dato ultimo di aprile perché molte aziende stanno per chiudere i battenti, tanto da ricorrere alla mobilità dopo aver esaurito la cassa integrazione. Inoltre, sono emblematici gli incrementi che l’Inps rileva per le domande di disoccupazione (+ 1,5% a livello nazionale rispetto a un anno fa), sinonimo dell’aumento del numero dei licenziamenti”.
Dunque, ancora lungi dai livelli pre-crisi del 2008. Rispetto ad allora, in Puglia nel mese di aprile, il numero totale di ore autorizzate di cassa integrazione era di 1,2 milioni di ore, cresciuto evidentemente in modo preoccupante (+282,9%).

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