'Cavallo di ritorno' con auto: 6 in manette a Taranto

TARANTO. Era dedito in particolare al cosiddetto 'cavallo di ritorno', cioe' alla restituzione di auto e mezzi rubati in cambio di soldi, il gruppo criminale sgominato questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Massafra, in provincia di Taranto, in collaborazione con quelli della Compagnia di Gioia del Colle, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno (in tutto oltre 40 uomini e 15 mezzi).

Sono sei le ordinanze di custodia cautelare eseguite a carico di altrettante persone, accusate, a vario titolo, di furto e ricettazione di automezzi, estorsione aggravata, detenzione di armi comuni da sparo. L'operazione e' stata denominata 'Gemma'.

Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, si basa su una indagine avviata a gennaio e continuata fino a marzo sotto la direzione della pm Giovanna Cannarile. Quello che ha insospettito e' stato il numero alto dei veicoli rubati ritrovati dopo pochi giorni, talvolta dalle stesse vittime, che lasciava pensare alle richieste estorsive ai danni delle vittime.

Da intercettazioni telefoniche e ambientali, dalle dichiarazioni e dalle osservazioni, e' emerso che i derubati sapevano benissimo a chi rivolgersi per riottenere i mezzi.

Senza pensare minimamente a rivolgersi alle forze dell'ordine ricorrevano ad uno o piu' pregiudicati che li mettevano in grado di recuperare il bottino dietro adeguato compenso. Un riscatto proporzionato alle ridotte capacita' economiche delle vittime, disposte quindi ad accettare un esborso inferiore a quello che avrebbe richiesto l'acquisto di un nuovo veicolo.

Molto spesso gli obiettivi erano veicoli vecchi o di scarso valore, spesso adoperati per lavoro, come i diffusi Ape Piaggio e Piaggio Poker che, in alcune famiglie, costituiscono l'unico mezzo di locomozione o per il trasporto di materiale.