Consiglio europeo alle porte: le speranze e i timori del Professore

di Redazione. Grandi aspettative dalla riunione di oggi e domani del Consiglio europeo a Bruxelles. Sulle incertezze che gravano sulla riunione e' intervenuto ieri Mario Monti, mentre la Camera si apprestava a votare le mozioni di Pd-Udc-Fli, Pdl, Idv e Popolo e territorio a sostegno dell'azione del premier sui temi europei: ''Il negoziato e' difficilissimo, l'Italia deve essere unita. Serve un tandem governo-Parlamento''. Sebbene non sia sia raggiunto tra i partiti l'accordo su un'unica mozione, il Professore torna a premere sul ''tandem governo-Parlamento'' per sottolineare la sua piena disponibilità verso la maggioranza che lo sostiene ma anche la gravita' del passaggio che coinvolge le istituzioni europee.

''Abbiamo sentito alcuni governi obiettare che certe iniziative non possono essere prese in considerazione perche' il loro Parlamento non potrebbe accettarle. Ebbene, non ci sono Stati membri ad avere un Parlamento e altri no, non ci sono Stati con una Corte costituzionale e altri no. E io sono portatore delle indicazioni di questo Parlamento'', ha spiegato Monti con impliciti riferimenti polemici alla Germania.

Il presidente del Consiglio italiano alla vigilia del Consiglio europeo avverte di essere disposto ''a lavorare oltre il limite previsto, fino a domenica sera se necessario''.

L'auspicio e' che lunedi', alla riapertura delle Borse, ci sia ''un pacchetto per la crescita e meccanismi soddisfacenti per reggere le tensioni dei mercati e stabilizzare l'euro''.

Il Prof premera' soprattutto sull'utilizzo dei fondi salva-Stati Efsf e Esm nel mercato secondario dei titoli per evitare divaricazioni eccessive degli spread.

Unione bancaria, unione di bilancio, unione economica e unione politica sono intanto i punti del rapporto che Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, presentera' alla riunione che si apre oggi. Il documento ha l'ambizioso compito di stabilire le priorita' dei prossimi dieci anni della politica europea.

Le novita' contenute nel documento sono varie. Vista la situazione in Spagna e a Cipro, per rassicurare i mercati la priorita' immediata e' l' unione bancaria, con il trasferimento della sorveglianza sugli istituti sistemici alla Banca centrale europea e la creazione di meccanismi europei di risoluzione delle crisi bancarie e garanzie dei depositi.

Alla Merkel non piace pero' il riferimento al fondo salva-Stati permanente che dovrebbe fungere da rete di protezione finanziaria per salvare le banche e assicurare i depositi dalla manovre speculative.

Le altre novita' riguardano la politica di bilancio e la mutualizzazione del debito: nel medio periodo si ipotizzano tuttavia la creazione di Eurobill - obbligazioni comuni fino a un anno - e del Fondo di redenzione del debito (dove far confluirebbero i debiti al di sopra del 60% del Pil). Nel documento si fa riferimento anche a maggiori poteri da attribuire all' Europarlamento.

Monti puo' contare sull'appoggio del presidente francese Francois Hollande, che ieri ha incontrato Angela Merkel a Parigi. Il cancelliere tedesco ha colto l'occasione per precisare: ''Abbiamo bisogno di piu' Europa, un'Europa i cui membri si aiutino fra loro. Dobbiamo approfondire l'Europa economica e monetaria, domani politica. Non esiste una soluzione facile e veloce a questa crisi''. La Merkel ha inoltre detto che ''con Monti l'Italia ha affrontato un percorso di solidita' e crescita''.

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