Italia, così non va! Serve un miracolo per qualificarsi

di Nicola Zuccaro. Il palo goal al 71' di Manjudic è la fotografia di quella che non avrebbe dovuto essere e che invece è stata l'Italia scesa sul rettangolo di Poznan.

Avversaria una Croazia decisamente superiore come spessore tecnico, tanto da confermare l'ottavo posto nel Ranking Fifa in confronto alla dodicesima posizione italiana che potrebbe essere ulteriormente inferiore nella graduatoria del calcio mondiale per quanto evidenziato dopo due gare in questi Europei.

Eppure il confronto contro la Croazia si è aperto sotto i migliori auspici quando al 2' una girata di Mario Balotelli apre una serie di occasioni favorevoli per capovolgere il destino azzurro in questi Europei che avrebbe potuto essere stigmatizzato positivamente dall''1-0 segnato da Pirlo al 39' con una punizione magistrale ha rimesso in corsa l'Italia per il passaggio del turno.

Così non è stato, perchè ai rapidi capovolgimenti di fronte intervallati dal raziocinio tattico della Croazia si è opposta una difesa italiana lenta e indecisa. Un centrocampo distratto quanto generoso nel dispensare palloni agli avversari e un attacco arrembante quanto confusionario come rilevato al 90' dall'imprecisa conclusione dalla distanza a cui potrebbero aggiungersi al 60' la bordata di Balotelli terminata alta sopra la traversa e il tiro cross di Giovinco all'84' e da poco subentrato a Cassano.

L'inserimento sia della "formica atomica" che di Antonio Di Natale nei primi minuti della ripresa avrebbe potuto riservare una ripresa non segnata dall'epilogo del beffardo pareggio risparmiando così al ct Prandelli il seguente commento a caldo del dopo gara: "Una grande occasione persa".

Sarebbe da aggiungere irripetibile, poichè l'Italia dovrà sperare oltre che nello sconfiggere l'Eire anche in una sconfitta della stessa contro la Spagna che nell'ultimo turno potrebbe "relegare" sconfiggendo la Croazia la qualificazione agli Azzurri.

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