"No a chiusura reparto Maternità San Marco di Grottaglie"

di Dario Durante. Il reparto Maternità dell'Ospedale San Marco di Grottaglie non chiuderà. È quanto deciso dalla giunta regionale che ha approvato la seconda fase del piano di rientro ospedaliero.
Per il sindaco della città delle ceramiche, Luigi Alabrese, che nei giorni scorsi ha incontrato l’assessore regionale Ettore Attolini, la decisione segna «un fatto incontrovertibile da cui non è possibile derogare: il nostro punto nascita è strategico, sia da un punto di vista geografico, essendo un agevole punto di snodo tra gli Ospedali di Taranto e Brindisi, sia dal punto di vista della qualità del servizio».
A Grottaglie, infatti, nel 2011 si son avute ben 780 nascite, contro le 200 di Manduria e le 500 di Martina Franca, diventando, di fatto, una imprescindibile valvola di sfogo per il congestionato SS. Annunziata di Taranto.
«Le mie osservazioni – ha dichiarato il primo cittadino – evidentemente non erano campate in aria, se l’Assessore Attolini non solo ne ha riconosciuto la assoluta fondatezza, bloccando la chiusura del Reparto Maternità, ma si è anche impegnato a visitare in prima persona il nostro Ospedale».
Alabrese, d'altronde, rivendica la legittimità di una battaglia alla quale hanno partecipato tutte le forze sociali, politiche e sindacali del territorio, «supportata da solidissime argomentazioni di carattere sociale, strutturali e tecniche».
Per la provincia di Taranto, inoltre, l'ultimo piano di rientro sanitario non comporta particolari cambiamenti. Anzi, seppur in modo contenuto, i posti letto per oncologia e pneumologia sono aumentati. Sullo sfondo, però, resta il problema del trasporto dei pazienti oncologici, servizio che la Asl ha dovuto sospendere a partire dal 1 giugno per mancanza di fondi causando gravi disagi assistenziali che occupazionali.