Ex gasometro: a Corso Mazzini è 'vietato respirare'

di Nicola Zuccaro. I residenti di Corso Mazzini non ci stanno più gridando a gran voce il diritto a poter respirare aria pura e non infettata dai cattivi odori provocati dalle falde purtrefatte presenti nel sottosuolo dell'Area dell' Ex Gasometro.

All'indomani della presentazione al Comune di Bari del piano di riqualificazione della stessa zona, gli abitanti non ci stanno più lamentando nel contempo l'impossibilità di poter dormire specie nella fascia oraria che va dalle 2 di notte alle 4 del mattino. E' quanto inizialmente espresso nel corso di una concitata assemblea pubblica tenutasi presso il Palamartino nella serata di Giovedì 19 Luglio alla quale hanno partecipato gli Assessori Comunali all'Ambiente e all'Urbanistica, Maria Maugeri ed Elio Sannicandro e i rappresentanti dell'Impresa che sta eseguendo i lavori di bonifica.

Come superare questa spinosa questione, dal momento che è in atto il recupero e la messa in sicurezza dell'ultimo " relitto " rappresentato da una vasca colma di catrame e lunga circa 1 metro? Si potrebbe rispondere semplicemente e forse con stile pilatesco, avendo pazienza sino a Settembre, periodo nel quale il sottosuolo dell'Ex Gasometro dovrebbe essere iniettato di ossigeno frenando così definitivamente l'innalzamento dei cattivi odori.

Da questa vicenda emerge però una contraddizione: se l'Arpa ( L'Agenzia regionale per l'Ambiente) monitora la stessa zona con delle centraline di controllo inserite nell'area discussa perchè non è intervenuta a tutt'oggi per evitare che i sopramenzionati disagi arrecassero problemi alla salute dei residenti nelle vicinanze di uno dei bubboni ecologici di Bari? Dall'Arpa è gradita una risposta a stretto giro.

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