“Intergruppo e Blasi: due rumorosi equivoci”

BARI. Il Consigliere regionale PdL Nino Marmo, Vicepresidente del Consiglio regionale, ha diffuso la seguente nota:
“Negli scorsi giorni abbiamo dovuto registrare nella politica regionale due rumorosi equivoci.
Il primo è l’annuncio di un non meglio specificato ‘intergruppo’ che dovrebbe raccogliere Consiglieri di maggioranza e di opposizione pare al fine, peraltro del tutto scontato, di promuovere atti condivisi in funzione dei pubblici interessi.

Il secondo è una sgradevole gragnola di interviste da parte del Segretario regionale del PD che, tra una scomunica e l’altra di compagni di Partito che continuano comunque ad infischiarsene, si è prodotto in una serie di insulti e di ultimatum all’indirizzo di una politica regionale di cui evidentemente dimentica di dover essere un protagonista di ‘primo piano’.

Con riferimento al primo di questi casi, meraviglia che una tanto lodevole intenzione di mettere insieme maggioranza ed opposizione al servizio della Puglia si manifesti quando ciò si sta già ampiamente realizzando, come riconosciuto non a caso dalla stampa più autorevole ed attenta, talora anche facendo forza a ragioni elementari di verità e doverose rappresentazioni dei valori e degli interessi di riferimento che in una democrazia normale devono sempre segnare i confini tra maggioranza che governa ed opposizione che controlla e stimola. Di qui il rischio, certamente infondato, che una operazione tanto scontata e superflua si risolva in effetti, sia pur nell’assoluta bontà delle intenzioni, in un’opaca operazione politica a favore di qualcuno.

Quanto a Blasi, non si può non rilevare che alla perentorietà ed anche alla gratuita aggressività di ricorrenti sortite sulla stampa non corrisponda affatto una correlativa presenza nelle attività del Consiglio regionale, in cui il Segretario regionale del PD è come ‘l’araba fenice’: ‘che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa’.

Quando il sullodato signore si scaglia contro ‘la casta’ che pur lo ha tanto generosamente premiato, farebbe bene soprattutto a domandarsi se per caso egli non sia un esempio dei suoi peggiori vizi, con la sua latitanza in termini di interventi, di proposte e talora anche di presenze, dai lavori concreti del Consiglio e delle Commissioni, che ne fa, a differenza dei tanti di noi che lavorano ogni giorno per onorare il proprio mandato, un peso morto a spese dei Pugliesi.

Se poi si vergogna tanto di appartenervi, si rassicuri: noi non lo tratterremo, anche perché ne abbiamo ampiamente misurato una desolante inconsistenza, che non può essere certamente compensata da pur reboanti ‘grida’ di manzoniana memoria, affidate alla premurosa ospitalità della stampa”.