Spending review: Giarda ammette, su tagli troppa fretta

ROMA. Troppa fretta nel mettere a punto il capitolo che nel dl sulla spending review tratta della riduzione dei trasferimenti a comuni e province. In particolare, nel passaggio relativo alla clausola di salvaguardia che scatterebbe qualora comuni, province e regioni non riuscissero a trovare un accordo. L'auspicio e' che i miglioramenti necessari al testo vengano introdotti nel dibattito in Parlamento.

Lo sostiene il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda che in un'intervista al Messaggero spiega che le sue osservazioni in tal senso su questa parte del testo della revisione della spesa ''sono state fatte gia' in Consiglio dei Ministri. In quell'occasione anche il ministro Grilli - rileva Giarda - ne sottolineo' la ragionevolezza di fondo''.

Ma il decreto, continua il ministro, ''era urgente, doveva andare in stampa il giorno dopo e non si fece dunque in tempo ad elaborare una disposizione piu' dettagliata. I miglioramenti del testo furono rimandati all'itar parlamentare''. Ed e' quello, evidenzia Giarda, ''che si sta cercando di fare in queste ore al Senato. Ci sono numerosi emendamenti gia' formulati che non toccano i saldi e che possono rimediare''.

Giarda spiega che ''non e' il taglio che e' sbagliato ma solo la clausola di salvaguardia''. Strumento che ''in teoria'' non e' sbagliato ma che ''in pratica, entrando in una materia complessa con strumenti inapprpriati, otterrebbe il risultato di penalizzare le amministrazioni migliori''.

Insomma, aggiunge il ministro, la riduzione dei trasferimenti ''soddisfa obiettivi di politica economica da tutti condivisi e non puo' essere toccata. Ma per la sua distribuzione tra enti dovrebbero valere criteri un po' piu' sofisticati''