Stati uniti: campagna elettorale, la volpe è a guardia del pollaio...

dal corrispondente dagli Stati Uniti Fenner Brown. Mentre pensavo ad una idea per il mio nuovo articolo, restavo meravigliato e sorpreso dalla mancanza di una netta separazione tra le grandi imprese ed il nostro Governo.

Negli Stati Uniti, decidemmo presto che ci fosse la necessità di una separazione tra il potere della Chiesa ed il potere dello Stato. I padri fondatori presero la decisione di separare da loro le persone di colore sia nativi che africani.

Oggi, a distanza di centinaia di anni, appare strano il desiderio dei cittadini americani che vogliono la separazione dal Governo.

La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha attribuito alle corporazioni tutti i diritti prima attribuiti solo alle persone fisiche, ha permesso a queste corporazioni la possibilità di spendere, senza limiti, per finanziare e influenzare le elezioni.

La recente sentenza, 'Cittadini Uniti contro l'Elezione della Commissione federale', emessa dalla Corte nel 2010, ha avuto una importanza monumentale perché ha cambiato sessanta anni di giurisprudenza costante.

Prima di questa sentenza, le corporazioni non avevano il diritto di effettuare donazioni in favore dei candidati. Questo limite è stato superato con la suddetta sentenza e sono oggi possibili e lecite tutte le donazioni ai candidati.

Secondo il sito, “opensecrets.org”, al di fuori delle spese complessive (es.: spese per tutti i candidati presidenziali escluso il denaro speso per i singoli candidati) sono stati superati i $100 milioni di dollari di donazioni.

Il Presidente Barack Obama ha raccolto circa $750 milioni di dollari nella scorsa campagna elettorale. Molti esperti ritengono che la spesa per la campagna elettorale possa superare superare $ 1 miliardo di dollari per questa tornata elettorale.

Non c’è alcun dubbio che questi ingenti quantitativi di denaro non provengono da comuni cittadini, ma da soggetti di grandi dimensioni con motivazioni diverse rispetto ai singoli cittadini privati, e la loro voce è impossibile da ignorare per un candido, sia ora, che quando ricoprirà il suo ufficio.

I conservatori in questo paese gridano a gran voce al Governo di stare lontano dai loro affari mentre le corporazioni usano quantità schiacciante di denaro per influenzare le nomine, le leggi e la loro applicazione. Sempre più spesso, le persone scelte per dirigere le agenzie di regolamentazione avevano tutte precedentemente avuto ruoli negli esecutivi.

Ciò che è allarma è che si tratta degli stessi organi esecutivi delle corporazioni che oggi sono chiamati a regolare. Non è difficile scorgere in questo sistema un conflitto di interessi così grande da consentire alla volpe di fare da guardia al pollaio.

Non possiamo piangere quando la nostra voce non si sente, quando si eleggono i politici legati ad aziende e le agenzie nate con lo scopo di proteggerci sono lì per proteggere gli stessi politici.