Terrore a New York: sparatoria fuori l'Empire, due morti
NEW YORK. Ancora violenza e sangue negli States. L'uomo che ha sparato davanti all'Empire State Building a New York era un impiegato licenziato dal suo datore di lavoro circa un anno fa. Lo ha detto il sindaco di New York, Michael Bloomberg. + Seconda vittima datore lavoro killer
+ Il sindaco: troppe armi
Il corpo dell'uomo è ancora sul posto in cui è stato ucciso coperto da un lenzuolo, tra la 34/ma e la 35/ma strada sulla Fifth Avenue, poco distante dall'ingresso dell'Empire STate Building.La seconda vittima della sparatoria avvenuta stamattina davanti all'Empire State Building sarebbe il manager di 41 anni della ditta, la Hazan Import, dove lavorava Jeffrey Johnson, lo sparatore a sua volta ucciso dalla polizia.
E' stato un senatore democratico, Malcom Smith - secondo quanto riporta il Wall Street Journal - a raccontare che si trovava per una riunione di lavoro all'Empire State Building. Lì ha incontrato il sindaco di New York, Michael Bloomberg che gli ha raccontato come Johnson, infuriato per il suo licenziamento, sia tornato stamattina sul suo ex posto di lavoro sparando al manager all'altezza del viso.
Di seguito, ha raccontato ancora Smith, Johnson è uscito per strada e ha cominciato a sparare all'impazzata contro i passanti, creando una situazione di panico e caos.
I passanti feriti sarebbero almeno dieci.
Gli investigatori tenderebbero ad escludere la pista del terrorismo.