Questa sera ad Ostuni l'autrice Michela Marzano per “Un’emozione chiamata libro”
OSTUNI (BR). Prosegue nella Città bianca la kermesse letteraria di "Un'emozione chiamata libro": questa sera alle ore 21 nel chiostro di Palazzo San Francesco l'autrice Michela Marzano sarà l’ospite del nono appuntamento, la quale presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Volevo essere una farfalla”, edito dalla Mondadori, e dialogherà con la giornalista Anna Maria Mori, con il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, e con il pubblico presente.
In questo libro, l'autrice affronta la storia della sua anoressia. Lei, affermata filosofa e scrittrice, un'autorità negli ambienti della società culturale parigina, dove svolge il suo lavoro di professore ordinario all'Università, racconta momento per momento tutto il suo calvario prima di essere quello che è oggi: “Lei è anoressica” le viene detto da uno psichiatra quando ha poco più di vent'anni. “Quando finirà questa maledetta battaglia?”, chiede lei, anni dopo, al suo analista. E la risposta fu: “Quando lei smetterà di volere a tutti i costi fare contente le persone cui vuole bene, a costo di fare del male a se stessa”.
“In questo libro" scrive Michela Marzano “racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlare è diventata una necessità. Per mostrare chi sono e che cosa penso...l'anoressia è un modo di proteggersi da tutto quello che sfugge al controllo. Anche se a forza di proteggersi si rischia di morire. Io non sono morta. Oggi ho quarant'anni e tutto va bene. Perchè sto bene. Cioè...sto male, ma male come chiunque altro”.
Per quanto riguarda l'autrice Michela Marzano, di famiglia pugliese, è nata a Roma. Ha studiato alla Normale Superiore di Pisa: oggi è professore ordinario all'Università di Parigi. Autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica, ha scritto saggi in Francia e in Italia. Attualmente dirige una collana di saggi filosofici per le Edizioni PUF, è direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali (SHS- Sorbona) dell'Università Paris Descartes, e collabora al giornale Repubblica.
(Daniele Martini)