Istituto Paritario "A. Franco" di Mesagne: interviene il Forum delle Associazioni Familiari pugliesi
MESAGNE (BR). “Un tavolo di concertazione con le istituzioni per risolvere il problema dell’Istituto Paritario Professionale per i Servizi Sociali e Turistici “A. Franco” di Mesagne, e riavviarne con urgenza l’attività prima dell’apertura del nuovo anno scolastico”. A chiederlo, in una nota, è il Forum delle Associazioni Familiari di Puglia (che si unisce al coro di voci della società civile e della comunità ecclesiale) a seguito dell’ordinanza del 9 Luglio scorso con cui il Comune di Mesagne ha disposto, entro tre giorni, lo sgombero dei locali detenuti dallo stesso Istituto, determinando in tal modo la chiusura dell’attività scolastica, per motivi non ancora chiari.L’Istituto Superiore Comprensivo A. Franco di Mesagne è una Scuola Pubblica Superiore Paritaria che nel corso di 12 anni ha ottenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia la Parità Scolastica nell’espletamento della sua attività di Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali. L’Istituto, in cui nell’ultimo anno scolastico si sono diplomati ben 50 studenti, costituisce per Mesagne, la Provincia di Brindisi e la Regione Puglia, una SCUOLA, patrimonio culturale, formativo, sociale e familiare di grande rilievo PUBBLICO, svolgendo un servizio educativo che garantisce la continuità per il bene comune. Riconoscendo sin dalla sua origine tale valenza pubblica, dapprima il Commissario Prefettizio di Brindisi e poi l’allora Sindaco, Mario Sconosciuto, hanno concesso allo stesso Istituto, a titolo di comodato gratuito, ben 16 aule della ex Scuola Media Statale “G. Marconi” di Mesagne, oramai dismessa.
C’è da chiedersi, perché, in una terra come la nostra, caratterizzata da una crescente dispersione scolastica si voglia chiudere, - perché in assenza di locali in comodato d’uso gratuito, la scuola chiuderà , data la irrisoria entità delle rette richieste (30 euro mensili!)-, una scuola, bene pubblico di per se stessa, votata al recupero di alunni che avevano abbandonato gli studi, accompagnandoli in un percorso formativo verso un profilo professionale di sicuro interesse per il territorio pugliese: non è questo un contributo al bene comune, che realizza pienamente il principio di sussidiarietà, e porta un contributo importante alla realizzazione del diritto allo studio per tutti?