Palese-Santo Spirito: l'incubo dei passaggi a livello continua
Nicola Zuccaro. Tragedia evitata ed in parte sfiorata. Può essere tratteggiato così il quadro definitivo dell'incidente lungo il tratto ferroviario Palese - Santo Spirito risalente alla mattina del 21/9/12 presso il passaggio a livello di Macchie.
Quanto accaduto pur nella sua lieta conclusione non cancella gli incubi nella mente sia dei palesini che dei santospiritesi sulla questione - da tempo ormai annosa - pertinente la permanenza dei passaggi a livello lungo la tratta sopra indicata.
Da anni si attende l'interramento degli stessi che non arriva pur rientrando nella realizzazione del complesso nodo ferroviario di Bari. Nel frattempo, fra assemblee pubbliche e incontri coi vari organi competenti, come in un bollettino di guerra, il numero delle vittime rischia di aumentare. L'incidente di Venerdì 21 Settembre è la prova inconfutabile.
Che fare? E' l'interrogativo che sia gli abitanti di Palese che di Santo Spirito si pongono senza però assumere una dura presa di posizione sulla problematica. Perchè non marciare verso le sedi di Trenitalia, del Comune di Bari e presso quella dell'Assessorato Regionale ai Trasporti, per manifestare e, soprattutto, chiedere, nella stagione in cui i picchetti sono all'ordine del giorno per altre questioni a codeste istuzioni una risposta, definitiva ?
Quanto accaduto pur nella sua lieta conclusione non cancella gli incubi nella mente sia dei palesini che dei santospiritesi sulla questione - da tempo ormai annosa - pertinente la permanenza dei passaggi a livello lungo la tratta sopra indicata.
Da anni si attende l'interramento degli stessi che non arriva pur rientrando nella realizzazione del complesso nodo ferroviario di Bari. Nel frattempo, fra assemblee pubbliche e incontri coi vari organi competenti, come in un bollettino di guerra, il numero delle vittime rischia di aumentare. L'incidente di Venerdì 21 Settembre è la prova inconfutabile.
Che fare? E' l'interrogativo che sia gli abitanti di Palese che di Santo Spirito si pongono senza però assumere una dura presa di posizione sulla problematica. Perchè non marciare verso le sedi di Trenitalia, del Comune di Bari e presso quella dell'Assessorato Regionale ai Trasporti, per manifestare e, soprattutto, chiedere, nella stagione in cui i picchetti sono all'ordine del giorno per altre questioni a codeste istuzioni una risposta, definitiva ?
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