Sicurezza a Bari: le rivelazioni di Emiliano
Nicola Zuccaro. Gli organici di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e della Magistratura sono sotto organico del 30% a Bari. Quest'ultima, nella fattispecie della Procura Distrettuale, rischia di non avere più neanche il carburante per le proprie autovetture le quali, non essendo delle utilitarie, necessitano di una specifica riparazione.
Per una sera Michele Emiliano funge da portavoce dei suoi (ex) colleghi della DDA in occasione della seduta monotematica sull'emergenza criminalità a Bari. Il primo cittadino barese, preceduto dall'intervento articolato di Emanuele Martinelli, Consigliere Comunale Delegato per la Sicurezza, risponde all'intervento del Coordinatore delle Opposizioni Cea, evidenziando da uomo di legge che il Sindaco non ha poteri inerenti l'organizzazione dell'ordine pubblico e che il suo compito consiste nel garantire la sicurezza urbana in stretta collaborazione con la Polizia Municipale.
Emiliano elogia quest'ultima e lo fa mediante il suo Comandante Generale Stefano Donati che ben ha operato per rendere il corpo barese il migliore del Sud Italia, tanto da contribuire al calo fra il 2006 e il 2007 delle rapine presso le farmacie.
Ma l'altro fiore all'occhiello mostrato con fierezza, da Emiliano ( nel giorno del ventitreesimo anniversario dell'uccisione di Rosario Livatino col quale ebbe l'onore di collaborare da sostituto) è l'Agenzia per la Lotta alla Criminalità che ha dato a Bari il primato di unica città italiana impegnata nella prevenzione dei fenomeni criminosi.
Elementi che non hanno risparmiato nel lungo intervento del Sindaco una punta polemica nei confronti degli Ex Ministri e Sottosegretari agli Interni Maroni e Mantovano, rei di non aver voluto fornire il giusto contributo economico al Comune di Bari per fronteggiare la criminalità anche sul fronte repressivo.
Fondi - sottolinea Emiliano - dirottati a Milano. Dopo il 'Sindaco sceriffo', Michele Emiliano, veste i panni del sindaco anti-leghista ma paladino di quel meridionalismo che vede protagonista Bari e la Puglia.
Per una sera Michele Emiliano funge da portavoce dei suoi (ex) colleghi della DDA in occasione della seduta monotematica sull'emergenza criminalità a Bari. Il primo cittadino barese, preceduto dall'intervento articolato di Emanuele Martinelli, Consigliere Comunale Delegato per la Sicurezza, risponde all'intervento del Coordinatore delle Opposizioni Cea, evidenziando da uomo di legge che il Sindaco non ha poteri inerenti l'organizzazione dell'ordine pubblico e che il suo compito consiste nel garantire la sicurezza urbana in stretta collaborazione con la Polizia Municipale.
Emiliano elogia quest'ultima e lo fa mediante il suo Comandante Generale Stefano Donati che ben ha operato per rendere il corpo barese il migliore del Sud Italia, tanto da contribuire al calo fra il 2006 e il 2007 delle rapine presso le farmacie.
Ma l'altro fiore all'occhiello mostrato con fierezza, da Emiliano ( nel giorno del ventitreesimo anniversario dell'uccisione di Rosario Livatino col quale ebbe l'onore di collaborare da sostituto) è l'Agenzia per la Lotta alla Criminalità che ha dato a Bari il primato di unica città italiana impegnata nella prevenzione dei fenomeni criminosi.
Elementi che non hanno risparmiato nel lungo intervento del Sindaco una punta polemica nei confronti degli Ex Ministri e Sottosegretari agli Interni Maroni e Mantovano, rei di non aver voluto fornire il giusto contributo economico al Comune di Bari per fronteggiare la criminalità anche sul fronte repressivo.
Fondi - sottolinea Emiliano - dirottati a Milano. Dopo il 'Sindaco sceriffo', Michele Emiliano, veste i panni del sindaco anti-leghista ma paladino di quel meridionalismo che vede protagonista Bari e la Puglia.
