Penali per recesso dai contratti di telefonia: nonostante divieto continuano ad essere addebitate agli utenti


BARI. Numerosi utenti continuano a lamentarsi per l'addebito delle cd "penali" nel caso di passaggio a nuovo gestore: penali mascherate sotto varie diciture, quali canoni mensili fino alla fine dell'annualità, penali per mancata restituzione apparecchi/modem, costi di disattivazione, addebito per recesso anticipato.

Facciamo chiarezza una volta per tutte: il "decreto bersani" ha vietato l'addebito di questi costi, autorizzando solo costi di disattivazione certificati dal gestore telefonico (che in realtà il gestore non è mai in grado di provare in quanto costi non ce ne sono).
Per quanto riguarda invece attrezzature come i modem, concessi in comodato all'utente, vengono addebitati costi di mancata restituzione anche nei casi in cui l'utente ha restituito l'apparecchiatura o nei casi in cui l'apparecchio che all'utente non serve più a conclusione del contratto, non può essere riconsegnato in quanto il gestore non li ritira, essendo troppo oneroso, o non fornisce istruzioni all'utente sulla restituzione: ciò comporta un illegittimo addebito all'utente incolpevole della situazione.

Nei casi in cui, soprattutto per quanto riguarda la telefonia mobile, il contratto prevede l'acquisto di un apparecchio nel contratto, solo allora sarà dovuta la somma rimanente per l'acquisto del telefono e nient'altro (cioè le penali per la risoluzione anticipata del servizio).

Invitiamo pertanto chi continua a subire questi addebiti non dovuti, un vero e proprio sopruso, a reclamare e contestare l'addebito di queste somme, ricordando che UniCons è a disposizione per fornire assistenza a coloro che ne avessero bisogno per reclamare e far annullare queste richieste, contattandoci al numero 348 0086073 ed all'indirizzo email uniconspuglia@hotmail.it
Così in una nota l'associazione di tutela consumatori Unicons Puglia.

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