San Severo: Mazzi del Movimento Consumatori, 'Occorre chiudere la statale 16 ai mezzi pesanti'
SAN SEVERO(FG). “Occorre chiudere la statale 16 al transito dei mezzi pesanti”. É quanto sostiene il presidente del Movimento Consumatori, Bruno Maizzi che ha chiesto udienza presso il prefetto di Foggia, Luisa Latella, al fine di mettere in atto alcune iniziative per mettere in sicurezza quell'arteria in attesa del tanto auspicato raddoppio. “La statale 16 nel tratto San Severo – Foggia – spiega il presidente Maizzi – viene percorsa da un elevatissimo numero di veicoli, si stimano infatti quotidianamente circa trecentomila veicoli, con punte fino a seicentomila. Di questi solo il 60% è costituito da autovetture, mentre il 32% da mezzi pesanti, il 5% da mezzi agricoli e il restante 3% da cicli, quest'ultimi due, spesso privi di qualsiasi sistema visivo notturno. Alla luce di questi dati un primo passo importante e immediatamente fattibile sarebbe di dirottare sul tratto autostradale i mezzi pesanti”. Secondo il rappresentante del movimento che conta oltre tremila associati, l'arteria che attraversando l'alto tavoliere conduce al capoluogo è la più bistrattata d'Italia. “Si tratta di una strada – continua Maizzi – che presenta diversi dislivelli e sulla quale la manutenzione stradale risulta essere sempre più insufficiente, nonostante il territorio è meta di milioni di turisti e pellegrini che, in qualsiasi periodo dell'anno, si recano sul Gargano, luogo non solo vacanziero ma anche religioso, di elevato richiamo internazionale”. Dalla sede del movimento sottolineano inoltre che i dati Istat in merito all'insicurezza e alla mortalità sulle strade della Provincia di Foggia non possono passare in osservati, visto che in provincia di Foggia i morti sono 11,55 ogni 100 mila abitanti, molto più della media italiana ferma a 7,16 e il triplo di quella europea di 4,2. Dal movimento puntano anche il dito contro il fenomeno della prostituzione presente su quell'arteria. “A creare situazioni di poca sicurezza va aggiunto, purtroppo – conclude Maizzi -, lo scarso controllo del territorio da parte dei preposti organi, con particolare riferimento al sempre più dilagante fenomeno della prostituzione che giorno e notte prolifera sulle strade del territorio ed in particolare sulla statale 16, che contribuisce a rendere ancora più pericolosa la strada a causa delle brusche frenate o rallentamenti, inversioni o cambi di corsie da parte di presunti clienti o semplici osservatori”.
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