Tragedia sull'Himalaya, muore anche alpinista italiano
![]() |
| I monti della catena dell'Himalaya |
Altri due scalatori italiani, Silvio Mondinelli e Marco Confortola, che si trovavano in un campo base del monte Manasnu, sono invece incolumi.
"Ho contato almeno 13 morti fuori dalla valanga, ma è probabile che ce ne siano ancora altri sotto". Lo ha riferito Silvio Mondinelli, uno degli alpinisti italiani sopravvissuti alla slavina.
La maggior parte delle vittime sono di nazionalità francese, secondo quanto ha detto lo sherpa Ang Tschering, vicepresidente dell'associazione degli alpinisti del Nepal. Dopo aver parlato con i membri della spedizione Ang Tschering ha precisato che tra le 13 vittime figurano anche uno o due spagnoli, un italiano, un nepalese e un tedesco.
Gli italiani Silvio Mondinelli, Christian Gobbi e Marco Confortola, che facevano parte della spedizione, sono illesi. In tutto, ha riferito il console italiano a Calcutta, sono 9 i connazionali impegnati nella spedizione. Lo stesso Mondinelli ha confermato in una telefonata ad Agostino da Polenza il pesante bilancio di almeno 13 morti, con la precisazione che "é probabile che sotto la valanga ce ne siano altri".
Secondo la ricostruzione dell'incidente fatta da Mondinelli, un seracco di ghiaccio si è staccato prima dell'alba dal fianco della montagna e cadendo avrebbe provocato una valanga che si è abbattuta sul campo base n.3 del Manaslu che si trova a 7.000 metri di quota. Data l'ora, tutti gli alpinisti stavano dormendo nelle tende con gli sherpa e sono quindi stati investiti in pieno dalla enorme massa di neve e ghiaccio.
Tags:
Top
