Via libera al Dl Sanità: ecco le novità
di Redazione. Il dl Sanità è finalmente legge. Dopo una riunione fiume del Cdm via libera al decreto legge del ministro Renato Balduzzi. ''Abbiamo preso in esame e approvata la proposta di decreto legge sulla salute. E' un provvedimento complesso e importante'', ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine del Cdm.Il Professore si e' anche congratulato con il ministro della Sanita': ''Mi rallegro con Balduzzi per l'azione svolta''. ''Spendere meno per spendere meglio e' il filo conduttore del provvedimento che comincia con il riordino dell'assistenza territoriale e del sistema delle cure primarie'' un complemento ''virtuoso dell'assistenza ospedaliera virtuosa. La strutturarazione dei medici di famiglia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, esprime il messaggio: una nuova alleanza tra utente e medici di famiglia che richiede un'organizzazione integrata della medicina di famiglia'', ha quindi spiegato Balduzzi, illustrando il provvedimento.
''Nell'articolo 2 del decreto legge si affronta l'intramoenia dei medici, si trattava di dare regole piu' certe in un campo molto difficile che viene a completare la disciplina dell'assistenza ospedaliera''. Queste regole, ha aggiunto il ministro, ''danno un senso di serieta', di una tracciabilita', di un piu' forte collegamento tra intramoenia e Ssn per evitare che vi possano essere cortocircuiti o peggio ancora che l'intramoenia possa essere un circuito alternativo e competetivo con l'attivita' istituzionale''. Poi, piu' trasparenza nelle nomine di direttori generali e primari che comunque restano di competenza regionale, ha spiegato il ministro.
Nel Dl ''ci sono due importanti innovazioni per quanto riguarda la nomina dei direttori generali, questa resta comunque di competenza regionale. Le Regioni devono poter responsabilizzarsi'' ma sulla scelta ''dell'organizzazione sanitaria va poi il giudizio dell'elettore'' e dunque e' giusto che la scelta resti delle regioni ma che avvenga con ''piu' trasparenza e con requisiti ben chiari''.
Le Regioni, infatti, secondo quanto previsto dal decreto, dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sara' svolta da una commissione costituita da esperti indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un'adeguata esperienza dirigenziale nel settore.
Saranno garantite idonee misure di pubblicita', anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina. Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovra' scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati.
Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l' elenco nazionale sara' la sommatoria degli elenchi regionali. ''In questo modo - ha affermato Balduzzi - e' possibile che la cattiva politica stia fuori dalla sanita' e la buona politica possa esere bilanciata''. Inoltre, sono stati aggiornati i ''Livelli essenziali di assistenza'' tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario ''alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia''.
''Il tutto - ha aggiunto il titolare della Salute - per completare il quadro di un Servizio sanitario nazionale con un occhio al piu' alto livello per la tutela della salute'' con un'attenzione anche ''all'edilizia sanitaria e agli ospedali psichiatrici giudiziari, un impegno importante assunto dal governo''. E ancora: norme sulla medicina difensiva ''per evitare un eccesso di preoccupazione dei medici'' che porta ''a prescrizioni eccessive con lo scopo di proteggersi'' e la costituzione di un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni. ''Un eccesso di preoccupazione - ha detto Balduzzi - non rende migliore la qualita' dell'assistenza sanitaria'' e si cade in una ''medicina difensiva attiva con prescrizioni eccessive allo scopo di proteggersi''.
Nel valutare la responsabilita' dei professionisti, si legge nel decreto, si terra' conto della circostanza che essi abbiano svolto la prestazione professionale secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunita' scientifica nazionale e internazionale. Viene inoltre costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4 per cento.
Tags:
Top