Corruzione: in fumo 10 miliardi annui di Pil
ROMA. Corruzione, vero cancro dell'Italia. Si stima infatti una perdita di ricchezza causata dalla corruzione pari a circa 10 miliardi di euro annui in termini di prodotto interno lordo, circa 170 euro annui di reddito pro capite ed oltre il 6 per cento in termini di produttivita', considerato che l'Italia nel decennio 2001-2011 ha visto un crollo del proprio punteggio nel Cpi (indice di percezione della corruzione) da 5,5 a 3,9. E' quanto emerge dal dossier 'Corruzione, le cifre della tassa occulta che impoverisce ed inquina il paese' presentato stamattina da Libera, Legambiente e Avviso Pubblico presso la sede della Fnsi. Secondo la World Bank, si legge nel rapporto, nel mondo si pagano ogni anno piu' di 1.000 miliardi di dollari di tangenti e va sprecato, a causa della corruzione, circa il 3 per cento del Pil mondiale. Applicando questa percentuale all'Italia, si calcola che annualmente l'onere sui bilanci pubblici e' nella misura di 50-60 miliardi di euro l'anno, come una vera e propria tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini. Ma si puo' andare oltre: il peggioramento di un punto dell'indice di percezione della corruzione (Cpi) in un campione di Paesi determina una riduzione annua del prodotto interno lordo pari allo 0,39 per cento e del reddito pro capite pari allo 0,41 per cento e riduce la produttivita' del 4 per cento rispetto al prodotto interno lordo.
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