Franco Fiorito: "Carcere? Meglio del Pdl"

ROMA. L'ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale laziale Franco Fiorito finirà in carcere. Tra i motivi che hanno portato la Procura di Roma a chiedere l'arresto sono il pericolo di fuga e inquinamento delle prove e il pericolo di reiterazione del reato. L'uomo è accusato di essersi appropriato di un milione e 300 mila euro, dai fondi destinati al gruppo consiliare alla Pisana del Popolo della Libertà. "Concreto ed attuale è il pericolo che Fiorito possa tornare a compiere, se in libertà, delitti contro la pubblica amministrazione. Continua a ricoprire la qualifica di pubblico ufficiale, come anche a disporre del denaro pubblico" si legge nell'ordinanza.

"Urlo forte la mia innocenza" dice Fiorito al telefono con l'ANSA. "Su cosa punterò per difendermi? Sulla verità", afferma, mentre è in attesa della formalizzazione dell'arresto. "Mi devono prendere le impronte digitali e poi fare la foto segnaletica", spiega. "Non ho paura del carcere sono un uomo forte e mi sento innocente, sono certo che verrà dimostrato. E poi in carcere non credo che troverò gente peggiore di quella che ho frequentato in regione e nel partito.