Ilva: Clini, da direttore generale non mi occupavo di Aia

TARANTO. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, oggi a Bari, a margine di un convegno incentrato sulle questioni dei rifiuti in Puglia e dell'Ilva di Taranto, ha precisato, replicando a quanti gli contestano nella vicenda del siderurgico il suo ruolo precedente di direttore generale del Ministero, che "delle procedure per l'Ilva di Taranto non mi hanno mai hanno messo nelle condizioni di avere qualsiasi informazione perche' dovevo occuparmi d'altro. Quando sono diventato ministro - ha aggiunto - e mi sono trovato di fronte a questa patata bollente ho ripreso in mano la problematica".

"A un certo punto della mia carriera, come direttore generale - ha raccontato Clini - mi occupavo delle autorizzazioni alle imprese industriali, molto prima che entrasse l'Aia, e cioe' dal '90 al '96-'97 e la mia caratteristica era che i tempi di autorizzazione erano molto rapidi: o era si' o era no, sempre sulla base di motivazioni tecniche molto puntuali. A un certo punto, siccome ero troppo rapido e queste autorizzazioni sostanzialmente non lasciavano margini alla trattativa tra politica e imprese, per essere chiari, mi hanno detto di occuparmi d'altro e cioe' di questioni internazionali. E io - ha sottolineato - me ne sono occupato per tanti anni e non mi hanno mai fatto piu' mettere il becco nelle procedure di autorizzazione industriale".