Strage di Barletta: "Ferita ancora aperta"

BARLETTA. La ferita è ancora aperta, sanguina, temo che non si rimarginerà mai. Spesso nei momenti tristi della nostra vita ci vien detto che il tempo allevierà pian piano la sofferenza, ma per me non sarà così. Quel maledetto 3 ottobre del 2011 rimarrà per sempre impresso nella mia testa, nella mia anima, nel mio cuore”. Ruggiero Mennea, consigliere regionale barlettano del Partito Democratico, ad un anno di distanza, fatica a parlare di quello che definisce “il giorno più brutto della sua vita di politico ma prima ancora di uomo e di cittadino di Barletta”.

“Seguii le operazioni di ricerca fino a tarda notte”, ricorda Mennea. “Sono stati momenti terribili, toccai con mano la disperazione e lo strazio dei parenti delle vittime innocenti, lo sgomento e lo smarrimento dei miei concittadini, il dolore immenso, palpabile di tutti. La mia città era in ginocchio. In ginocchio per la seconda volta dopo il 1959. Inerme, tradita, colpita a morte ancora una volta. In ginocchio a piangere sulle macerie la morte di cinque donne innocenti che, si percepiva sin da subito, poteva e doveva essere assolutamente evitata”.

“Ripensare a quei momenti fa molto male”, continua Mennea. “E al dolore, alla rabbia, si aggiungono delusione e costernazione per l’assenza di colpevoli dopo un anno. Si fa strada l’amara sensazione che le morti di Antonella, Matilde, Giovanna, Tina e Maria, oltre che atroci siano state inutili. Commemorare è doveroso, ma non basta assolutamente. Le vittime, le loro famiglie, la città intera chiedono e meritano giustizia, verità e chiarezza. I responsabili della tragedia oggi camminano ancora impuniti per strada, incredibilmente, come se nulla fosse accaduto. Non è tollerabile”.

“Come sarebbe intollerabile e imperdonabile che si verificasse ancora un dramma simile a quello del 3 ottobre 2011 e a quello del 1959”, aggiunge il consigliere regionale del Pd. “La Regione Puglia si è attivata, con il Fascicolo del Fabbricato e il Protocollo d’Intesa con il Comune di Barletta per la realizzazione di un progetto pilota finalizzato alla verifica delle condizioni statiche dei fabbricati pubblici e privati insistenti sul territorio comunale. Ma questi strumenti e tutte le norme possibili e immaginabili potrebbero non bastare se non interpretati e applicati con scrupolo, rigore attenzione e professionalità”.

“Come politico, uomo delle istituzioni e cittadino barlettano mi batterò con tutte le mie forze affinché Barletta non si ritrovi mai più in ginocchio per la terza volta”, conclude Ruggiero Mennea.