'Camici sporchi', arrestati nove cardiologi

MODENA. Un altro brutto caso di malasanità tutto all'italiana. I carabinieri del Nas hanno arrestato nell'operazione 'Camici sporchi' 9 cardiologi, applicando il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 12 aziende di attrezzature sanitarie.

+ Arrestati tre medici al 'Sarcone' di Terlizzi

Gli arrestati sono specialisti che hanno svolto (o svolgono) attività nella Cardiologia del Policlinico di Modena, accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso,truffa al sistema sanitari nazionale e sperimentazioni cliniche senza autorizzazione.

Nell'operazione, ordinata dalla procura Modenese, ci sono 67 indagati. Tra le 12 aziende cui è stato applicato il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione 6 sono straniere. Ben 150 i militari del Nas e di 10 regioni impiegati nella operazione, che ha visto anche l'interdizione dall'esercizio di attività e professioni per 7 persone.

Il 'Sarcone' di Terlizzi
L'inchiesta 'Open Eyes' di Terlizzi. Dopo la delibera della giunta regionale della Puglia del 5 giugno scorso che aveva previsto la riduzione dei posti letto da 10 a 2 del reparto di oculistica dell'ospedale 'Sarcone' di Terlizzi, nel barese, riqualificato in questo modo in unita' operativa semplice, il primario in servizio nel nosocomio della cittadina barese avrebbe, secondo l'accusa, autorizzato ricoveri ospedalieri notturni, non necessari, di pazienti affetti da patologie oftalmiche che potevano essere trattate, invece, con prestazioni sanitarie in regime di day hospital (ricovero diurno) o day surgery (ricovero ambulatoriale).

Cio' allo scopo di far figurare il reparto da lui diretto alla stregua di una unita' operativa complessa. E' l'ipotesi accusatoria del procuratore della Repubblica di Trani Carlo Maria Capristo e del sostituto Simona Merra che hanno chiesto e ottenuto gli arresti dello stesso primario e di due medici oculisti esterni alla struttura che avrebbero effettuato interventi chirurgici in modo abusivo. Si sarebbe creato, insomma, all'interno dell'ospedale pubblico, una clinica privata in totale autogestione con un danno per la Asl Bari2 quantificato in circa 140mila euro.

L'inchiesta, condotta da militari della Guardia di Finanza di Molfetta e coordinata dalla Procura, e' stata denominata 'Open Eyes'. Stamane il reparto di oculistica e' stato posto sotto sequestro preventivo.