Pdl, Sen.D'Ambrosio: ''Rimettere Mezzogiorno nell'agenda politica per proseguire lavoro avviato dal Governo Berlusconi con Fitto''
“Rimettere nell’agenda politica il piano per il Sud per proseguire il lavoro avviato dal Governo Berlusconi con il ministro Fitto: è una necessità ineludibile che mi sembra ignorata dalla cosiddetta agenda Monti.
Con il Governo Berlusconi furono approvati importanti misure a sostegno di Università, Infrastrutture e Trasporti. D’altronde, la decisione dell’allora Consiglio dei Ministri di affidare ad un ministro del Sud quale Raffaele Fitto un Dipartimento strategico come quello delle Politiche per lo sviluppo - che poi avrebbe gestito tra l’altro anche i fondi Fas e i fondi comunitari - rappresentava un segnale importante per il Mezzogiorno, non solo perché evidenziava il chiaro intendimento di rilanciare il piano per il Sud, ma anche la chiara volontà di voler gestire con responsabilità ed impronta riformatrice una fase delicata per tutto il Paese, impegnato a trovare soluzioni realistiche per garantire coesione sociale e riforme credibili.
D’altro canto, le delibere Cipe con il relativo stanziamento dei fondi a favore di opere prioritarie testimoniano chiaramente la strada tracciata dall’encomiabile lavoro del ministro Fitto. Una strada improntata al recupero di una visione strategica degli interventi da attuare e della quantità e qualità della spesa comunitaria da parte delle regioni del Sud e che stava già dando i suoi frutti Poi, il silenzio assoluto.
Istruzione, Università, Trasporti e Sanità sono le pietre miliari delle politiche di welfare che vanno rilanciate con la stessa concretezza e lo stesso pragmatismo adottati da Fitto, la cui azione efficace e competente ha trovato ampio apprezzamento sia nelle parole di Monti al suo insediamento che in Puglia.
Nessuno può aver dimenticato, infatti, il Protocollo di intesa siglato nel luglio dell’anno scorso tra il ministro Fitto e il presidente Vendola, frutto di una forte collaborazione istituzionale che ha portato allo sblocco delle risorse indispensabili per lo sviluppo del Mezzogiorno e della Puglia in particolare. L’intesa raggiunta consentiva l’impiego appropriato di risorse pari a 3 miliardi di euro solo per la Regione Puglia, di cui 679 milioni di euro destinati alla mobilità.
Il tutto, all’interno di una strategia condivisa, non figlia del rivendicazionismo locale o di calcoli meramente elettorali, ma di una nuova idea di sviluppo. I proclami di oggi sono il frutto dell’intenso lavoro di ieri, che ha fatto emergere le criticità legate alla capacità di spesa e agevolato il superamento della frammentazione degli interventi, con una forte responsabilizzazione della classe dirigente. Rilevanti, nel piano per il Sud, erano anche gli interventi per le infrastrutture sociali, oltre che nell’ambito del sistema universitario, dell’edilizia scolastica e, infine, della sanità. Il quadro si completava con interventi volti a migliorare i sistemi urbani, il settore idrico e soprattutto tesi a ridurre ed eliminare i rischi legati a fenomeni naturali, come quelli idrogeologici e sismici.
Il Sud deve tornare nell’agenda politica del prossimo Governo”.
Lo dichiara in una nota il sen. del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario Commissione Igiene e sanità del Senato.
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