Lecce: in arrivo bando per nuovo canile
LECCE. L’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido, interviene per precisare alcuni passaggi relativi alla vicenda del canile sanitario.
"Le polemiche sollevate sul canile sanitario meritano un doveroso approfondimento per una questione di correttezza nei confronti dei cittadini.
E’ il caso di ripercorrere brevemente la vicenda. Ma andiamo con ordine.
Nella nostra città esistono attualmente due strutture: il canile Lovely, dove sono ospitati 300 cani e il canile sanitario gestito dall’associazione Nuova Lara,omologato per ricevere 40 animali, utilizzato come piccolo pronto soccorso dove i cani vengono curati e sterilizzati; successivamente, dopo un periodo di quarantena, se non si rivelano mordaci, vengono reimmessi sul territorio, così come previsto dalla legge, oppure vengono trasferiti al canile Lovely.
Questa struttura, tuttavia, è impossibilitata ad accettare altri animali in quanto è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per problemi legati all’inagibilità.
La conseguenza diretta è che i cani del territorio vengono curati tutti all’interno del canile Lovely che ora ne ospita circa 100-120".
L’assessore Andrea Guido, appena insediatosi, ha verificato con mano tale situazione, seguendo – in particolare – la fase di gestazione del bando pubblico indetto al fine di individuare un canile alternativo, capace di “liberare” gli animali in esubero al canile sanitario riportando lo stesso ad una capienza massima di 40 unità, e trasferendo gli stessi animali nella nuova struttura.
Grazie al bando, era stata individuata una ditta di Carovigno che avrebbe dovuto provvedere alla gestione del nuovo canile. Tuttavia,la questione si è temporaneamente arenata in seguito al ricorso presentato e vinto davanti al Tar da un’associazione animalista; la legge regionale in materia, infatti, prevede che i cani non possano essere trasferiti ad altro territorio diverso dal quale vivono.
Dopo lo stop all’assegnazione della gara, ora l’Amministrazione Comunale sta redigendo un nuovo bando, destinato solo a strutture del territorio della provincia di Lecce, così come deciso dal giudice. Nei prossimi giorni verrà indetto l’avviso pubblico che consentirà di liberare gli animali ospitati nel canile sanitario attraverso l’inserimento nel nuovo canile comunale.
“Ribadisco – sottolinea l’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido - che dal primo momento ho seguito questa situazione ingarbugliata. Se non fosse sorto un problema giuridico saremmo riusciti a risolvere da tempo il problema legato al sovraffollamento dei cani presenti nel canile sanitario. Ma oramai è solo questione di tempo.
E’ del tutto fuori luogo, dunque, qualsivoglia tentativo di trascinarmi in una polemica politica. Sono felice che i tecnici dell’Assessorato ai Lavori Pubblici abbiano deciso di scomodarsi per verificare una situazione – quella del canile sanitario – a noi nota da tempo. Avrei preferito, tuttavia, che le loro attenzione venissero rivolte verso altre questioni più impellenti, come la cura delle aiuole e dei parchi cittadini, la manutenzione delle strade,ridotte quasi ad una gruviera, e la complicata gestione delle marine leccesi”.
"Le polemiche sollevate sul canile sanitario meritano un doveroso approfondimento per una questione di correttezza nei confronti dei cittadini.
E’ il caso di ripercorrere brevemente la vicenda. Ma andiamo con ordine.
Nella nostra città esistono attualmente due strutture: il canile Lovely, dove sono ospitati 300 cani e il canile sanitario gestito dall’associazione Nuova Lara,omologato per ricevere 40 animali, utilizzato come piccolo pronto soccorso dove i cani vengono curati e sterilizzati; successivamente, dopo un periodo di quarantena, se non si rivelano mordaci, vengono reimmessi sul territorio, così come previsto dalla legge, oppure vengono trasferiti al canile Lovely.
Questa struttura, tuttavia, è impossibilitata ad accettare altri animali in quanto è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per problemi legati all’inagibilità.
La conseguenza diretta è che i cani del territorio vengono curati tutti all’interno del canile Lovely che ora ne ospita circa 100-120".
L’assessore Andrea Guido, appena insediatosi, ha verificato con mano tale situazione, seguendo – in particolare – la fase di gestazione del bando pubblico indetto al fine di individuare un canile alternativo, capace di “liberare” gli animali in esubero al canile sanitario riportando lo stesso ad una capienza massima di 40 unità, e trasferendo gli stessi animali nella nuova struttura.
Grazie al bando, era stata individuata una ditta di Carovigno che avrebbe dovuto provvedere alla gestione del nuovo canile. Tuttavia,la questione si è temporaneamente arenata in seguito al ricorso presentato e vinto davanti al Tar da un’associazione animalista; la legge regionale in materia, infatti, prevede che i cani non possano essere trasferiti ad altro territorio diverso dal quale vivono.
Dopo lo stop all’assegnazione della gara, ora l’Amministrazione Comunale sta redigendo un nuovo bando, destinato solo a strutture del territorio della provincia di Lecce, così come deciso dal giudice. Nei prossimi giorni verrà indetto l’avviso pubblico che consentirà di liberare gli animali ospitati nel canile sanitario attraverso l’inserimento nel nuovo canile comunale.
“Ribadisco – sottolinea l’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido - che dal primo momento ho seguito questa situazione ingarbugliata. Se non fosse sorto un problema giuridico saremmo riusciti a risolvere da tempo il problema legato al sovraffollamento dei cani presenti nel canile sanitario. Ma oramai è solo questione di tempo.
E’ del tutto fuori luogo, dunque, qualsivoglia tentativo di trascinarmi in una polemica politica. Sono felice che i tecnici dell’Assessorato ai Lavori Pubblici abbiano deciso di scomodarsi per verificare una situazione – quella del canile sanitario – a noi nota da tempo. Avrei preferito, tuttavia, che le loro attenzione venissero rivolte verso altre questioni più impellenti, come la cura delle aiuole e dei parchi cittadini, la manutenzione delle strade,ridotte quasi ad una gruviera, e la complicata gestione delle marine leccesi”.
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