Carbone nel porto di Taranto: Ilva, nessuna emergenza
TARANTO. Questa mattina, poco prima delle 8:00, una quantità di materiale fossile bachatsky, valutata intorno ai 50 Kg, è caduta in mare a causa del vento durante le operazioni di scarico al secondo sporgente dalla nave Kambanos. Lo riferisce una nota dell'azienda.
Non si tratta di materiale pericoloso e la quantità trasportata dal vento è esigua.
Prima dello scarico - si apprende ancora - si è provveduto come da procedura al bagnamento attraverso gli appositi fog cannon.
La presenza del vento e la composizione particolarmente fine del carico hanno determinato lo spolverio del minerale che è caduto in prossimità della nave.
Ilva ha immediatamente fatto intervenire i mezzi per la bonifica, il contenimento e il recupero del materiale dalla società Ecotaras.
La situazione è sotto controllo e non si segnala alcuna emergenza. Sono comunque in corso gli accertamenti da parte dei tecnici dell’Ilva e delle autorità preposte, conclude la nota.
Non si tratta di materiale pericoloso e la quantità trasportata dal vento è esigua.
Prima dello scarico - si apprende ancora - si è provveduto come da procedura al bagnamento attraverso gli appositi fog cannon.
La presenza del vento e la composizione particolarmente fine del carico hanno determinato lo spolverio del minerale che è caduto in prossimità della nave.
Ilva ha immediatamente fatto intervenire i mezzi per la bonifica, il contenimento e il recupero del materiale dalla società Ecotaras.
La situazione è sotto controllo e non si segnala alcuna emergenza. Sono comunque in corso gli accertamenti da parte dei tecnici dell’Ilva e delle autorità preposte, conclude la nota.
