Il monito della Corte dei Conti: "Prossimo Governo riduca pressione fiscale"

Luigi Giampaolino

ROMA. Gli aumenti del prelievo forzano "una pressione fiscale già fuori linea" e favoriscono "le condizioni per ulteriori effetti recessivi". Così il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, che ha anche sottolineato la necessità di ridurre la pressione e di "una più equa distribuzione del carico fiscale".

"Al nuovo Parlamento e al nuovo Governo spetta il compito di esplorare le azioni in grado di generare una più equilibrata composizione di entrate e spese". Giampaolino durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario ha evidenziato inoltre la necessità di "restare sul sentiero di risanamento che conduce al pareggio di bilancio".

La Corte dei Conti segnala "il pericolo di un avvitamento" dell'economia legato alle manovre correttive (più per la composizione che per le dimensioni). Giampaolino ha sottolineato "la necessità di puntare sui fattori in grado di favorire la crescita".


Secondo Paolino in Italia la corruzione ha assunto una "natura sistemica" che "oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione pregiudica l'economia della nazione".


Sono 5.000 gli organismi "costituiti e partecipati dagli enti locali" e il loro indebitamento è valutato "in oltre 34 miliardi di euro", ha concluso Giampaolino.