Ingroia: "Rilanceremo l'agricoltura"

Antonio Ingroia
ROMA. "L'agricoltura sarà una nostra osservata speciale per la sua rilevanza economica, per l'immagine che dà del nostro Paese nel mondo attraverso i suoi prodotti di eccellenza, per il contributo fondamentale che dà all'ambiente ed al mantenimento delle aree marginali". Ne è convinto il leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, in una lettera aperta all'Associazione Nazionale Produttori Agricoli.

"In primo luogo, occorre garantire il rispetto della legalità. I capitali che le mafie investono in questo settore - ha continuato Ingroia - devono essere scovati e confiscati, i terreni vanno riassegnati alla buona agricoltura. In secondo luogo, è indispensabile tutelare l'ambiente: Il traffico illecito e le infiltrazioni, anche nella gestione legale del ciclo dei rifiuti, sono ormai un'emergenza nazionale in grado di inquinare e minacciare la salute dei cittadini. D'altra parte, i recenti arresti al Ministero delle politiche agricole non fanno che confermare quanto l'agricoltura sia bacino di raccolta per un diffuso e radicato sistema di corruzione. Intendiamo rilanciare il settore per il rispetto che dobbiamo alle centinaia di migliaia di imprenditori che negli ultimi trent'anni sono stati lasciati soli dalla politica. Anzitutto, è indispensabile - aggiunge - stanziare misure economiche urgenti quali la defiscalizzazione dei carburanti e la maggiore apertura del credito. Il fondo di solidarietà nazionale va rifinanziato, anche in considerazione delle recenti calamità naturali, ed è indispensabile incentivare l'utilizzo di energie pulite. Siamo contrari all'utilizzo degli Ogm perché siamo convinti che si debba valorizzare e tutelare produttori e consumatori rispettando le vocazioni territoriali, regolamentando l'acceso ai mercati, riducendo l'impatto ambientale ed intervenendo sulla tracciabilità e sicurezza alimentare. Consideriamo, infine, prioritario risolvere una volta per tutte la scandalosa vicenda delle quote latte. Insomma, c'è molto da fare per rilanciare un settore strategico per il Paese. Anche per questo - conclude Ingroia - serve una Rivoluzione Civile".