Matarrese e Piepoli incontrano gli studenti universitari: "Rettore non sia eletto dai dipendenti"


BARI. "Il Paese è a uno snodo decisivo e radicale. Non bisogna fare un passo indietro nel passato o distruggere il contesto del sistema ma restituire il protagonismo ai giovani”, dichiara Gaetano Piepoli, candidato pugliese alla Camera per Scelta Civica-Con Monti per l’Italia. E il capolista Salvatore Matarrese gli fa eco: “Abbiamo dato per dieci anni la delega in bianco ai politici che hanno portato l’Italia nel baratro. Per far ripartire il Paese ripartiamo dal contributo dei ragazzi”. Un centinaio di studenti universitari, presenti nel comitato elettorale barese del movimento (in via Calefati 47), ascolta con interesse gli interventi dei due e anima il dibattito con temi “caldi” come la mancanza di un’occupazione certa, l’abbandono scolastico e l’esigenza di collegare il mondo dell’istruzione con quello delle imprese.

Secondo Piepoli “si è chiuso un grande ciclo di cui ha goduto la mia generazione, che oggi deve avere il coraggio di confessare ‘Noi ce l’abbiamo fatta, non è detto che i nostri figli ce la facciano’. Colpa di una serie di mancanze e di comportamenti discutibili da parte della classe dirigente. Deve, allora, scattare l’indignazione che però deve colorarsi di contenuti positivi: bisogna battersi in prima persona per costruire il futuro e non delegare il malcontento a chi lo gestisce per sé a danno del Paese. Cervello e solidarietà sono le parole-chiave per rilanciare l’Italia. E l’Università deve rivestire un ruolo strategico. Nella Facoltà di Giurisprudenza di Bari esiste una delle più grandi biblioteche costruite negli ultimi 60 anni: finora ogni anno si pagavano 130mila euro per usufruire di abbonamenti a riviste straniere, ora la dotazione è scesa a 30mila euro e si rischia di impoverire il nostro prezioso bagaglio culturale. Va, poi, cambiata la governance: il Rettore non può essere eletto dal personale interno perché è schiavo di logiche corporative che si perpetuano nel tempo. Il declino di quest’istituzione è inesorabile se prevarrà l’indifferenza dei giovani”.

Scelta Civica è dalla loro parte come ribadisce Matarrese: “Vorremmo cambiare davvero il Paese con una squadra, composta da 30 persone, che non hanno esperienze politiche e vogliono mettere lo spirito di cittadinanza attiva al servizio del Paese per un periodo di tempo limitato e avvicinare i giovani ad un percorso di cambiamento effettivo. Desideriamo ascoltarli, capire le loro istanze e concentrarci sull’impegno, sullo studio, sul merito. Anche l’agenda Monti dà molto rilievo a questi aspetti. Non a caso sussidi economici, formazione continua, stage mirati, connessioni strette tra Università e mondo del lavoro sono gli impegni concreti del movimento per favorire concretamente le giovani generazioni e contribuire allo sviluppo del Paese”.