Mps: titolo vola in borsa. Draghi, Banca d'Italia agì correttamente

(Foto: un particolare della Procura tranese)
SIENA. Il Cda Mps ha finalmente fatto chiarezza sulla situazione della banca. "Banca Monte dei Paschi non ha problemi di liquidita'". Così l'ad della Banca, Fabrizio Viola, al termine del lungo Consiglio di amministrazione. "Abbiamo lavorato bene e fatto chiarezza", ha aggiunto Viola. "Andremo a riprenderci fino all'ultimo euro e se possibile anche di piu'. La banca e' stata danneggiata".

VOLA TITOLO IN BORSA - Il titolo, intanto, vola in Borsa: +2,5% in apertura. Mps emettera' i 'Monti bond' "nei prossimi giorni". Lo ha indicato l'amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola, in conference call con gli analisti. "Il cda di ieri - ha spiegato - ha deliberato per l'ultima volta in materia di 'Nuovi strumenti finanziari' (i 'Monti bond', ndr), attribuendo delega al presidente e all'a.d. di emettere lo strumento. Questo consentira' nei prossimi giorni di realizzare l'emissione e di consentire cosi' la sottoscrizione da parte del Tesoro entro i termini di legge".

Un particolare della Banca d'Italia
DRAGHI: BANCA D'ITALIA AGI' BENE - La Banca d'Italia "ha fatto quello che doveva, in modo tempestivo e appropriato, nell'ambito delle sue competenze legali". Così il presidente della Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa, riferendosi alla relazione stesa in proposito dal Fondo Monetario Internazionale.

Rispondendo alla domanda di un giornalista, Draghi ha ricordato che "sul sito della Banca d'Italia c'e' un rapporto dettagliato sull'intera vicenda dal quale emerge che la Banca d'Italia ha fatto tutto quello che doveva". "Se aveste dei dubbi in proposito", ha proseguito Draghi, "c'e' il rapporto del team di valutazione finanziaria del Fondo Monetario Internazionale, che, in quel contesto, ha dichiarato pubblicamente che la Banca d'Italia ha agito in modo tempestivo e appropriato, nei limiti delle sue competenze legali, per affrontare i problemi di Mps".

Tocchera' ora alla banca senese "portare avanti il programma di ristrutturazione, ritornando in salute e in grado di generare profitti", ha aggiunto Draghi, ricordando di aver firmato "entrambe le ispezioni su Mps" quando era presidente di Bankitalia, organismo che, ha sottolineato, "non ha poteri di intervento politico o giudiziari".

PROCURA TRANI CONVOCA DIRIGENTE - Nuove evoluzioni sul filone tranese dell'inchiesta Mps. Il responsabile del servizio di tesoreria accentrata di Monte dei Paschi di Siena, Paolo Bosio, e' stato convocato dalla procura di Trani per essere ascoltato come persona informata dei fatti nell'inchiesta sulla manipolazione del tasso Euribor.Nell'inchiesta sono indagati sette trader di diverse nazionalita' che hanno operato nella city londinese e sono in corso accertamenti sui loro diretti superiori: i general manager di Barclays, Deutsche Bank, Hsbc, Rbs e Societe' General, banche per le quali lavoravano i trader.

Intanto ci sarebbe un nuovo filone di inchiesta per truffa che riguarda i bond emessi da banche italiane e venduti a decine di risparmiatori del nord barese nelle indagini della procura.

I fascicoli sono all'attenzione dei pm inquirenti, Antonio Savasta e Michele Ruggiero, gli stessi che indagano da tempo sui derivati per svariate decine di milioni di euro venduti da cinque banche italiane - Mps, Bnl, Unicredit, Intesa San Paolo e Credem - ad oltre 200 tra risparmiatori ed imprese del nord barese.

SEQUESTRATI 40 MLN - Dopo circa 6 ore è terminato il Cda di banca Mps dedicato ai problemi dei derivati. Il presidente Alessandro Profumo e alcuni consiglieri hanno lasciato Rocca Salimbeni senza rilasciare dichiarazioni "Abbiamo fatto chiarezza: è la più antica e la più bella banca e noi vogliamo che resti tale. E ci crediamo fermamente" ha detto il consigliere di Mps, Pietro Giovanni Corsa, al termine del Cda. "Non siamo preoccupati - ha proseguito - ma delusi perché tutto quello che sta succedendo non rende giustizia al grande lavoro di trasparenza che stiamo facendo, che stanno facendo il presidente Profumo e l'ad Viola.

Il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza ha concluso il sequestro, presso banche e altre strutture finanziarie, di 40 milioni di euro, in denaro e titoli, disposto dalla procura di Siena. Si tratta di somme nella disponibilità di alcuni dei maggiori indagati dell'inchiesta Mps, i quali, secondo l'ipotesi dell'accusa, avrebbero ideato un piano per truffare l'istituto di credito. Le somme sequestrate erano all'estero ed erano state riportate in Italia attraverso la procedura dello scudo fiscale.

L'ex presidente Giuseppe Mussari
MUSSARI E VIGNI INDAGATI -  Giuseppe Mussari, ed presidente Mps, e l'ex dg Antonio Vigni sono indagati per concorso per falso in prospetto e manipolazione del mercato. E' quanto emerge dagli inviti a comparire inviati dalla procura di Siena agli indagati. Secondo l'accusa sarebbero state fornite "false informazioni" agli organi preposti al controllo.

"Per l'acquisizione di Antonveneta" sia Mussari che Vigni al fine di portare a termine l'operazione denominata 'Trash 2008' avrebbero diffuso notizie false al mercato "idonee a determinare una sensibile alterazione del prezzo dell'azione ordinaria di Mps". 

I medesimi reati vengono contestati anche all'ex direttore finanziario del Monte dei Paschi, Daniele Pirondini, che deve rispondere anche, insieme a Vigni, del reato di ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorita' di vigilanza.

ISPETTORI IN COMUNE A SIENA - Sarebbero in corso delle ispezioni sul bilancio del comune di Siena da parte dell'Ispettorato generale della finanze. Controlli ordinari non legati alle recenti vicende, si affrettano ad assicurare fonti ufficiali.

Nega voci di coinvolgimento anche la Cassa di risparmio di San Marino, mentre la Fondazione Mps presenta un esposto contro ignoti per fuga di notizie.

MONTEZEMOLO: CASO ISOLATO - ''Mi dispiace molto per quello che il Monte dei Paschi ha rappresentato e rappresenta per l'Italia, per questa regione e per la provincia di Siena'', ha commentato Luca Cordero Di Montezemolo sulla vicenda dell'istituto senese.

''Sono convinto che si tratti di un caso del tutto isolato, che non riguarda le altre banche''. Lo ha detto a Prato Luca Cordero Di Montezemolo rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva un giudizio sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena. ''Mi dispiace molto''.

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