The Full Monty: il musical tutto italiano in scena al Sistina

di Giuseppe Defeudis
giuseppe.defeudis@giornaledipuglia.com
Sono tempi duri. E  quando il gioco si fa duro i duri incominciano a … ballare. Già, è questo il sunto  di “The full monty”  il musical italiano che prende spunto dalla ormai ben nota ed omonima pellicola del 1997 diretta da Peter Cattaneo e che si aggiudicò l’Oscar per la miglior colonna sonora di Anne Dudley, oltre ad essersi aggiudicato svariate nomination.

Per la PeepArrow Entertainment e per la regia di Massimo Romeo Piparo (autori Terence Mac Nally e David Yazbek) sono saliti sul glorioso palcoscenico del Teatro Sistina di Roma, alla presenza di tante star nostrane (Gloria Guida, Amedeo Minghi, Giancarlo Magalli,  Renato Balestra Serena Autieri, Flavio Insinna e Francesco Pannofino giusto per citarne alcuni) un gruppo di attori che hanno onorato il canovaccio teatrale a loro assegnato, quello di lavoratori squattrinati e appena licenziati:  Pietro Sermonti (“Boris-il film”, “Un medico in famiglia “) nel ruolo Giorgio, operaio deluso, marito fortemente in debito di “alimenti” alla sua ex moglie e padre di  Gabriele (Jacopo Sarno – “A Natale mi sposo”); il paffutello operaio Davide (Gianni Fantoni – “Ma quando arrivano le ragazze?” “Gli amici del bar Margherita”); lo stralunato e bizzarro operaio Marcello (Paolo Ruffini – “Ovosodo”, “Ex, amici come prima”, “Natale a Miami”); l’affascinante operaio cubano Javier “Caballo” (Sergio Muniz “Sharm el Sheikh - Un'estate indimenticabile”); il capo area Aldo (Paolo Calabresi “Diaz - Don't Clean Up This Blood” e Iena de “Le Iene”) e lo spogliarellista Leo Buddy e il piastrellista Daniele (rispettivamente Simone Lagrasta e Marco Serafini al loro debutto sul palcoscenico e presi dopo aver superato un casting speciale rivolto a veri disoccupati).

Questa  nuova edizione italiana di “The Full monty” cade a pennello, purtroppo, con la crisi economica che il nostro Paese sta vivendo in questi ultimi tempi e pertanto la più che credibile scelta di un gruppo di disoccupati di sbarcare il lunario con l’organizzare  ed eseguire uno spettacolo di spogliarello non può che risultare una delle poche vie (legali) per un guadagno facile e veloce. Prima di raggiungere tale obiettivo, però, i nostri eroi denudanti, saranno costretti a superare svariati ostacoli, primo fra tutti il senso del pudore e soprattutto del ritmo (di ballo!- Bill Goodson alle coreografie). Gag, boutade e canti  (Emanuele Friello alla direzione del suono e Luca Finotti al suono) non sempre intonati ma forse, per questo, più realistici per la credibilità della storia, hanno reso questo percorso piacevole e gioioso.

Nei ruoli in supporto al cast sopracitato anche le ottime Giovanna D’angi, Francesca Nerozzi, Gloria Miele, Chiara Barbagallo  e i bravi Nicola Zamperetti, Giammarco Capogna, Mekdes Cortili, Lorenzo De Baggis, Federico Pisano, Carlotta Stassi e Salvador Axel Torrisi. Degne di nota le scene di Teresa Caruso e le luci di Umile Vainieri.

Al Sistina fino al 17 febbraio.

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