'Oggi non è giornata' al Sistina di Roma


di Giuseppe Defeudis 
giuseppe.defeudis@giornaledipuglia.com
In realtà il titolo non vuole preannunciare uno stato di malumore, bensì il titolo del nuovo spettacolo di Maurizio Battista, al teatro Sistina appunto, dal titolo “Oggi non è giornata”.

Il leitmotiv del simpatico lavoro dell’artista romano è la “nostalgia” per i tempi che furono, soprattutto quelli del nostro secondo dopoguerra, correlati ai nostri giorni. Il modo curioso ed efficace per poter rappresentare questo più che evidente divario socio-culturale epocale è  stato l’utilizzo delle lettere dell’alfabeto pronto a rapportarne le specifiche categorie. Dalla A di Alimentazione, prima più povera ma più genuina ed oggi più ricca ma più contaminata, alla B di Benessere, ieri rappresentato da una semplice passeggiata o dalla compagnia di amici e oggi individuato nelle tanto ricercate SPA, alla C di Cultura, un bel libro di uno degli storici autori di un tempo contrapposto all’odierno social network di turno. La cavalcata sulle lettere dell’alfabeto è sicuramente lunga ma accattivante e, indubbiamente, non priva di tanti spunti di riflessione.

Evidenziare le abitudini dei nostri nonni non può far altro che farci rendere conto di quanto siamo “viziati” e spesso, senza motivo, piagnucoloni per il nostro presente, pur essendo questo un ostico presente. Il rimpiangere le monosala cinematografiche  di un tempo o le vecchie forme di comunicazione faccia a faccia non hanno fatto altro che mostrarci la continua e decadente perdita di radici familiari e culturali che, proprio ora,  potrebbero sicuramente darci maggior sostegno in un epoca malandata come questa. A sostegno della semplicità tanto decantata dal protagonista e scrittore dello spettacolo, insieme a Riccardo Graziosi, un piccolo siparietto  di Monsieur David, artista di strada, che ha proposto una dolce storia d’amore vissuta da due piedi.

Battista segue chiaramente una serie di lettere per poter portare avanti il suo spettacolo ma lo fa in  maniera altrettanto chiara palesando la sua bravura nel saper rispondere a tono al pubblico, da lui abilmente coinvolto,  ed ampliandone le tematiche da esso proposte al commento della lettera X intesa come incognita.

Tre ore ricche di sorrisi, pensieri, riflessioni, risate e applausi, tanti applausi.
Il pubblico si è divertito ma metterà realmente in opera questo bel restyling socio-culturale?

Al Sistina fino al 17 marzo 2013.

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