Anna Caradonna, esordio fortunato per la giovane scrittrice barese
BARI. “L’Altra metà di me” ovvero il romanzo d’esordio della scrittrice barese Anna Caradonna è stato presentato a Bari martedì 26 marzo presso la Galleria del Catapano. Alla presenza dell’editore Stefano Ruocco, della giornalista Gilda Camero e dell’Autrice, l’evento, promosso dall’agenzia di ufficio stampa PUBBLIKA di Luigi Bramato e Stefania Ferrante, ha registrato un buon successo di pubblico accolto nella cornice suggestiva della Galleria della città vecchia per ascoltare le avventure di Alice, la protagonista del romanzo, narrate dalla voce diretta della sua madrina e illustrate dagli scatti del fotografo Giuseppe Mancino e dal book trailer di Giuseppe Fede in un vortice intenso di arte, musiche e parole. “Questo romanzo – ha esordito Anna Caradonna – è nato dalla necessità di esprimere pensieri ed emozioni che non riuscivo a trasmettere a parole. È stato tutto molto naturale, ho raccontato una storia e attraverso quest’ ultima ho analizzato me stessa. Nero su bianco ho potuto finalmente vedere ciò che non ero riuscita a leggere dentro di me”. Un romanzo al femminile si potrebbe pensare di primo acchito, ma che sembra tuttavia distribuire qua e là parti di verità su un universo, quello delle donne, che chiede semplicemente di essere compreso dagli uomini, siano essi mariti, fidanzati piuttosto che padri. “Direi – ha proseguito l’autrice – che è il punto di vista di una donna rispetto ai mille interrogativi della vita. Attraverso questo romanzo, un uomo può cogliere ciò che nelle donne spesso non riesce a vedere: i loro desideri, le loro paure e il giusto modo di starle accanto. Sarebbe bello se la mia storia servisse ad alcuni uomini, mariti, compagni o padri, per capire finalmente quanto è complesso, ma allo stesso tempo meraviglioso, l’universo femminile”. Le parole di Anna Caradonna, forti e dolcissime, hanno catturato l’uditorio presente in sala che ha ascoltato e ha partecipato alla conversazione moderata con garbo e disinvoltura da Gilda Camero che ha riannodato, uno dopo l’altro, i fili di questo bel romanzo esprimendo, in conclusione, tutto il suo compiacimento per un lavoro che si appresta a navigare nelle acque della nuova editoria made in Puglia: “Credo che sia fondamentale – così la giornalista – per un giovane autore trovare un editore che legga anche più di una volta la sua opera e possa decidere di pubblicarla solo se la ritiene realmente valida. Soltanto così – in conclusione – è possibile far crescere nuovi scrittori, dandogli opportunità e consigliandoli per il meglio, senza false speranze o piaggerie”.
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Cultura e Spettacoli