“Bridgestone ed ex Ccr, la Puglia compatta contro vecchi e nuovi drammi”
BARI. “La Puglia delle istituzioni, del mondo dell'imprenditoria, dei sindacati, della politica sia compatta nell'affrontare e risolvere vecchi e nuovi drammi che stanno duramente colpendo il tessuto sociale e civile della regione. Dalla questione dello stabilimento Bridgestone di Bari, ai ‘fantasmi’ dimenticati delle Case di cura riunite, c'è un obbligo morale ed etico che deve portare ad abbandonare schieramenti, tattiche, ‘calcoli’ in modo da alzare un muro compatto che respinga gli attacchi – a maggior ragione quando ingiustificati da situazioni oggettive di crisi – al mondo occupazionale pugliese.Uniti quindi, nel caso della stabilimento barese del colosso del pneumatico, al tavolo che si aprirà il 14 marzo presse il ministero del lavoro, dove deve essere presente anche una delegazione bipartisan dei neoeletti al parlamento. Uniti nei presidi davanti alla fabbrica. Al fianco sempre e senza condizioni di quei lavoratori e estremamente forti nei confronti di chi, per ragioni che restano per molti aspetti misteriose e al di fuori di ogni logica imprenditoriale, ha deciso di smembrare uno stabilimento che per eccellenza del prodotto e elevatissima professionalità dei dipendenti resta un gioiello nel panorama industriale pugliese.
Stessa mobilitazione che sollecito a tutte le forze politiche pugliesi a difesa degli ex lavoratori delle Ccr. Finora solo parole e nessun fatto concreto per trovare una soluzione al dramma che circa 400 famiglie stanno vivendo da 17 anni. Chiediamo all'assessore alle politiche della salute Ettore Attolini di tenere fede a quanto assicurato da tempo circa il suo impegno a discutere al più presto in commissione le modifiche alla legge regionale 4/2010, seguendo le linee proposte in un'interrogazione e in un ordine del giorno, di cui ero il primo firmatario, e sottoscritto da tutti i consiglieri regionali. Chiediamo di modificare l'art. 19 della legge regionale 4/2010 prevedendo di ampliare la percentuale dell'obbligo di riserva dei posti vacanti presso le strutture della Asl Bari, del policlinico e degli Irccs “Giovanni Paolo II” di Bari e “De Bellis” di Castellana – oggi fissata al 10% - ampliandola almeno al 15% ; estendendo l'obbligo di riserva a tutti gli Enti strumentali della Regione Puglia. Chiediamo inoltre di inserire nei bandi di gara emanati dagli enti strumentali della Regione Puglia, per l'affidamento di attività riferibili alle competenze maturate dagli ex dipendenti Ccr, apposite premialità in favore delle aziende partecipanti che riservano così almeno il 20% del fabbisogno, limitatamente alla durata dell'appalto, ai lavoratori collocati in mobilità dalle strutture sanitarie private pugliesi. Infine, chiediamo di istituire la task force regionale per l'occupazione, con un tavolo negoziale permanente esteso alle rappresentanze dei lavoratori precari ex Ccr, con l'impegno a definire una volta per tutte e in tempi brevissimi, tale vertenza”.
A riferirlo in una nota il vicecapogruppo PdL in Consiglio regionale, Massimo Cassano.
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