Effetto Cipro sui mercati: crolla Piazza Affari, -2,8%


ROMA. Affonda in avvio di seduta Piazza Affari con il Ftse Mib a -2,85% a 15.600 punti e il Ftse All Share a -2,58% a 16.665 punti. Le banche sono colpite da un'ondata di ordini in vendita. Il Banco Popolare non riesce a fare prezzo (teorico -5,8%), Intesa Sanpaolo cede il 4,39%, Unicredit il 4,9%; Fiat perde oltre il 4 per cento.

I timori per il salvataggio di Cipro hanno effetti anche sulla Borsa di Londra che apre in netto ribasso con l'indice Ftse 100 che perde l'1,5%.  La Borsa di Parigi ha aperto con un calo dell'1,93% con i titoli bancari in ribasso tra i 3 e i 5 punti percentuali. Apertura pesante per la Borsa di Francoforte, con l'indice Dax che nei primi scambi arretra dell'1,48% a 7.924,04 punti.

SPREAD - Lo spread Btp-Bund torna sotto i 330 punti base (327) con il rendimento del 10 anni italiano in calo al 4,66%. Per i timori sugli sviluppi della crisi di Cipro oggi il rendimento del Bund a 10 anni e' sceso ai minimi dal 2 gennaio fino all'1,35%, per poi risalire all'1,39%, mentre il tasso dei titoli biennali tedeschi e' tornato negativo (-0,003%) per poi riportarsi a +0,017%. Il differenziale tra i decennali di Spagna e Germania e' a 362,5 punti base con il tasso dei Bonos sopra il 5% (5,02%).

 VOLATI 4,5 MLD - Nel timore che il governo di Nicosia arrivasse ad imporre una pesante tassa (dal 6,75 al 9,9%) sui depositi bancari, come l'Eurozona ha chiesto a Cipro in cambio di aiuti economici per 10 miliardi, solo nell'ultima settimana centinaia di titolari di conti correnti hanno esportato capitali per quasi 4,5 miliardi. La somma equivarrebbe a 20 miliardi dall'inizio dell'anno. Lo riferiscono i media ciprioti sottolineando che molti dei correntisti sono personalita' di governo o ad esso vicine.

Il Governo è subito intervenuto ed ha deciso che martedi' prossimo gli istituti di credito resteranno chiusi per ''ferie''. Oggi le banche saranno chiuse per una festa religiosa.