Ilva: l'appello di mons.Santoro, tutti facciano di piu'

TARANTO. ''Qui a Taranto ci siamo lasciati prendere da sconforto e fatalismo e ancora pensiamo che verra' qualcuno a salvarci. Io, ancora una volta, invito tutti, specie chi ha ruoli di responsabilita' a mettere in campo tutto l'impegno, le competenze e il cuore per dare a Taranto il presente e il futuro che merita''. Sono le parole dell'arcivescovo di Taranto Filippo Santoro durante la messa oggi nello stabilimento Ilva. ''Non dobbiamo permettere a nessuno di strapparci la speranza''.

"Quella croce che Gesu' porta sulle sue spalle e sotto il cui peso cade tante volte, e' la nostra, e' la croce di questa citta', - ha detto l'arcivescovo - ora ci vediamo col peso che incombe sulle nostre spalle, con il groviglio delle problematiche legate al bene della salvaguardia del nostro ambiente, della salute e dalla preoccupazione piu' che comprensibile per il posto di lavoro. Se penso a Taranto, a tutto il nostro Paese, mi viene in mente la torre di Babele, crollata per vane ambizioni e stoltezza, le cui macerie hanno confuso le lingue e hanno messo gli uni contro gli altri".

"BONDI AD DOPO BILANCIO" - ''Noi daremo a questa societa' una struttura nuova. Ci saro' io come presidente, ma mi affianchera' un professionista esterno di larga fama come Enrico Bondi che si e' occupato di ristrutturazioni di tantissime aziende importanti''. Così il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, incontrando i lavoratori di Taranto per Pasqua. Bondi assumera' il ruolo di amministratore delegato dopo l'approvazione del bilancio 2012 della societa'.