Taranto, UGL sollecita Poste Italiane per l’amianto e la salute

TARANTO. Monta il caso sicurezza Poste nel Tarantino. "Molti edifici utilizzati da Poste Italiane, realizzati tra il 1979 e il 1985, sono stati ottenuti da prefabbricati in amianto, quando non si era a conoscenza delle problematiche a esso correlate. Soffitto, pareti e anche gli stessi pavimenti contengono questo materiale dannoso per la salute". Lo rende noto in un comunicato Ugl Puglia.

"Accertata la gravitĂ  dell’amianto, - prosegue Ugl - l’ente ha subito predisposto un programma di bonifica delle proprie sedi, senza però portarlo a termine. Infatti, molti dei locali non sono a norma, tra cui diversi in Puglia. Per tale motivo l’UGL Comunicazioni, proprio in questi giorni, sta provvedendo a denunciare, su tutto il territorio regionale, questa mancanza da parte delle Poste Italiane, sollecitando l’azione di bonifica di tutti gli uffici.

“La nostra azione – spiega il segretario regionale dell’UGL Comunicazioni, Vito Degiulio - mira ad accelerare il progetto messo in atto da Poste Italiane, un programma di bonifica di questi edifici che come letto su alcuni comunicati stampa è previsto. Tuttavia risulta assolutamente inopportuno continuare a temporeggiare rispetto a questo problema, molto grave non solo per i dipendenti, ma per gli stessi cittadini che in questi prefabbricati si recano per usufruire dei servizi”.

La denuncia che attua l’Ugl Comunicazioni è un tentativo per sensibilizzare l’azienda, in modo tale che intervenga in maniera piĂą celere visto il tipo di problema. Sfortunatamente si sono giĂ  verificati diversi episodi in cui il personale dell’azienda è stato affetto da tumore ai polmoni.

“Attualmente – afferma Degiulio - per me, che ho un ruolo regionale, diventa sempre piĂą difficile coniugare le esigenze politiche di un’azienda con un suo processo di sviluppo, con le istanze che mi arrivano dai segretari territoriali, i quali lamentano giustamente delle situazioni di difficoltĂ  non solo circa l’amianto, ma riguardo a problemi di igiene e di sicurezza, che comunque fanno parte di quella che è la nostra attivitĂ , ovvero di tutela verso i  lavoratori. Quindi mi sento in difficoltĂ , in quanto voglio sì partecipare ad una logica concertativa, ma non posso sottacere queste deficienze aziendali che ancora insistono in tutta la regione. Tant’è vero che ci sono dei casi in cui giĂ  l’Asl è intervenuta su alcuni edifici di Taranto, riscontrando quelle che sono le serie problematiche strutturali di questa azienda”.

I problemi che denuncia la sigla sindacale non riguardano solamente l’amianto, ma anche la sicurezza sul lavoro. Mentre gli edifici layout, ovvero le nuove strutture di Poste Italiane, sono  a norma, in quelli costruiti precedentemente, ancora con il vecchio sistema dei vetri blindati, ci sono molte problematiche. Per tali motivi il lavoratore non è messo nelle condizioni di svolgere la propria attivitĂ  in maniera corretta e rispettosa della propria salute. Questi uffici, in numero ancora abbondante, mancano di uscite di sicurezza, d’idonee misure di emergenza da attuare in caso di evacuazione dei lavoratori, di accessi per disabili e di ante altri importanti aspetti.

Nella provincia di Taranto, gli uffici nei quali urge un intervento risolutore sono: la sede centrale di Taranto Lungomare Vittorio Emanuele III, Pulsano via degli Orti 23, Statte via Armando Diaz, 5, Lizzano via Pasubio 2, Fragagnano via Madonna del Favore 4, Faggiano via Vittorio Emanuele III, San Marzano via Armando Diaz 5/d, Monteparano via Roma 53 e Montemesola via Grottaglie 6, conclude la nota Ugl.