Commercianti e residenti di Torre Chianca in rivolta, "Degrado piu' assoluto qui"
LECCE. "Nonostante le innumerevoli segnalazioni fatte pervenire presso il Comando dei Vigili Urbani di Lecce e presso gli assessorati competenti ed in particolar modo presso l'assessorato alle Politiche Ambientali guidato da Andrea Guido, Torre Chianca (marina di Lecce) rimane nel degrado più assoluto ed è inoltre da mesi letteralmente "invasa" da un campo nomadi che inquina (gettando rifiuti nel canale IDUME che è parte fondamentale del parco protetto del Rauccio, vedi foto allegate) e provoca problemi ambientali e di sicurezza per le famiglie residenti, per i commercianti ed i turisti". Questa è la denuncia dei residenti ed i commercianti di Torre Chianca che tuonano contro il comune ed i politici e che lunedì mattina si recheranno in procura per sporgere un ufficiale esposto.Questa è la triste realtà che vivono residenti e commercianti tutto l'anno sulla marina dimenticata ed abbandonata da politici ed autorità. "Torre Chianca già si trova in una situazione di grave disaggio a causa delle dissestate ed allagate strade inclusa Via delle Mimose, che è quella principale, dove fra l'altro passano i mezzi del trasporto pubblico urbano. Queste strade, che sono prive delle adeguate pendenze, si trasformano in conche d'acqua stagnante che insiste, da e per diversi mesi, proprio a ridosso delle abitazioni, impedendo di fatto ai residenti di uscire dalle proprie case, fino a quando il gran caldo non le prosciugherà per forza di cose. Una situazione, questa, che si verifica inverno ed estate e che crea enormi difficoltà ai commercianti ed ai residenti, i quali devono fare i conti con l'acqua stagnante per mesi, con gli annessi problemi di igiene e di insetti".
Nulla è stato fatto nonostante le promesse elettorali dell'assessore Gaetano Messuti, dicono i residenti, che pubblicamente promise una risoluzione immediata e definitiva sin dal passato luglio (in periodo pre-elettorale), mentre la situazione non solo non è cambiata ma è notevolmente peggiorata, con la dipartita totale del sopra citato assessore.
Mentre l'assessore Guido organizza "scampagnate ecologiche" e si fa riprendere ed intervistare dalle TV locali con la vanga tra le mani, mentre si accinge per due minuti (giusto il tempo delle riprese televisive e fotografiche) a "spalare" la sabbia per liberare il fiume Idume al fine di evitare inondazioni in casa dei residenti nei pressi dell'Idume (a causa della mancata ed adeguata pulizia dei canali di sbocco delle acque), la situazione a Torre Chianca peggiora di ora in ora. "Abbiamo dato un'immagine devastante di questa zona ai molti turisti che per Pasqua si sono recati nella marina", ribadiscono i commercianti.
Accanto al campo di calcetto realizzato dal comune ed abbandonato subito dopo dallo stesso, sorge un B&B ed altre attività commerciali. Peccato che accanto a queste attività si estende un "campo nomadi" abusivo con tanto di camper parcheggiati da mesi e panni stesi dalla mattina alla sera. Come se non bastasse i nomadi presenti gettano i loro rifiuti nel canale antistante il campo, dove scorrono le acque del fiume Idume, già invaso e devastato dalle canne e dalla sporcizia, nonché dalla noncuranza del comune che non provvede alla adeguata pulizia dei canali da anni. Questi canali e loro acque sono da mesi ulteriormente e gravemente inquinate a causa dei rifiuti derivanti dal campo nomadi.
"Tutto questo sta provocando danni enormi alle attività commerciali presenti sul posto che sono costrette a fare i conti con i cattivi odori e pessime condizioni igieniche, oltre che con la paura di essere aggrediti da personaggi poco raccomandabili che si aggirano per le strade della marina.
Sarebbe auspicabile, quindi, secondo i commercianti ed i residenti, che i politici interessati e prima citati non si limitassero a ricoprire le buche per la manutenzione durante l'estate e non si facessero vedere solo a scopi elettorali, ma che prendessero provvedimenti immediati per garantire la sicurezza delle persone e dell'ambiente", conclude la nota dei residenti.
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